Scuola: Coldiretti, apre la prima mensa “country” in un agrinido

14 Settembre 2009
Con il nuovo anno scolastico si inaugura l’agrinido con la prima mensa con menu “country ” dove ai bambini con meno di tre anni verrà offerto un menù bilanciato “a km 0” ossia un
menù specifico per i piccoli ospiti del nido che rispetti in pieno i principi legati alla stagionalità, al territorio e alle tipicità locali. L’iniziativa è della
Fattoria Casa Mia di Pescantina, in provincia di Verona che rappresenta una punta avanzata di un fenomeno in rapida evoluzione con il moltiplicarsi di aziende agricole innovative trasformate in
luoghi di ospitalità per i più piccoli, grazie all’aumento di genitori che scelgono di far vivere ai loro bambini un’esperienza emozionale del tutto nuova, a contatto con la natura,
in un ambiente a loro più congeniale.
La prima mensa country per bambini under tre offre un vero menù a prova di influenza utile per rinforzare le difese immunitarie e garantire l’apporto di proteine e carboidrati necessari al
primo triennio di vita. Ovviamente i prodotti vengono reperiti direttamente in azienda o nei campi limitrofi ed è tutto estremamente naturale. Si parte dal bicchiere di latte quotidiano
bevuto con due cucchiai di miele per il contributo di calcio e per le proprietà antiossidanti, alla spremuta di arancia e il piatto di insalata che l’orto di stagione offre entrambi utili
come anti-infiammatori.
Come condimento si utilizza solo l’olio d’oliva extravergine e le essenze aromatiche (salvia, rosmarino, aglio e cipolla). Le verdure poi si consumano tutto l’anno, soprattutto broccoli, cavoli e
verze che sono ricche di proprietà antimicrobiche. Per merenda poi non può mancare uva nera, o frutti rossi come ribes e mirtilli per rinforzare vista e sviluppare anticorpi. In
questa struttura all’avanguardia – sottolinea la Coldiretti – anche i genitori sono invitati a partecipare a vari corsi di formazione per l’uso quotidiano delle produzioni enogastronomiche
regionali e soprattutto sono coinvolti nella preparazione di ricette casalinghe che protraggono l’effetto della mensa dell’agrinido.
Inoltre, per sostenere l’attenzione alla stagionalità la scuola organizza ogni mese un concorso per bambini chiamato “prodotto promosso” per sviluppare le conoscenze in campo agricolo
già in tenera età.
Un’altra significativa esperienza di agriasilo è quella de La Piemontesina di Chivasso a pochi chilometri da Torino dove oltre al gioco risulta di fondamentale importanza insegnare ai
bambini l’alto valore del buon cibo naturale e far comprendere ai genitori che, proprio come dicono i titolari di questo grazioso agriasilo, non c’è niente di più
bello dell’immagine di un bambino che strilla di gioia per aver trovato un uovo nel nido delle galline e sapere che quell’uovo potrà essere trasformarlo in torte, biscotti, frittate e
soprattutto nell’imparare che non tutti i giorni si trova l’uovo nel nido.
Questo tipo di strutture – precisa la Coldiretti – segue tutte le norme che regolano gli asili “normali”, comprese le autorizzazioni di Asl e Comune solo che la maggior parte delle
attività si svolgono all’aperto, nell’orto e nel grande giardino dove si incontrano galline e caprette, oltre che nei frutteti e nei campi dove, attraverso il gioco ai bambini si insegna a
seminare, a curare le piante, a raccogliere i frutti e a conoscere i prodotti. Ma non mancano strutture adeguate all’interno come aree gioco, un locale per il sonnellino pomeridiano e servizi
igienici adatti.
I baby ospiti degli agriasilo – precisa la Coldiretti – hanno quindi un’opportunità in più, oltre a consumare cibi freschi e genuini possono crescere a contatto con la natura
osservando le stagioni, i colori, i profumi e svolgendo attività manuali, utilizzando esclusivamente prodotti naturali. Un percorso formativo che – conclude la Coldiretti – concorre a far
crescere i piccoli ospiti con maggiore senso di responsabilità verso gli esseri viventi e
la natura, facendoli divenire in futuro cittadini responsabili verso se stessi e verso gli altri.