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Spoleto: La prevenzione all’alcol comincia dalla scuola

Spoleto: La prevenzione all’alcol comincia dalla scuola

By Redazione

Spoleto – Un progetto sociale è quello che è stato presentato dall’AIS Umbria (www.aisumbria.it) e l’Istituto Alberghiero di Spoleto presso il Comune di Perugia e quello di
Spoleto, in linea con i relativi bandi tendenti a realizzare i Laboratori Scolastici per l’anno 2009-2010.

L’intento delle Direzioni Comunali è quello di incentivare la cultura nell’ambito dell’educazione e formazione dei giovani studenti e delle loro famiglie attraverso interventi di
operatori qualificati che insegnino, mediante studi teorici e pratici, il corretto consumo delle bevande alcoliche e le conseguenze e i danni che derivano dal loro uso incosciente.

Ma non solo questo è l’obiettivo che si prefigge l’AIS dell’Umbria partecipando con la sua struttura e con i suoi docenti a questi Laboratori. “Il programma si basa su tre linee guida
principali”, ci spiega la Sommelier prof. Lucia Cruccolini, che ha curato per l’Associazione umbra la stesura del progetto consegnato ai Comuni.

“La prima, possiamo chiamarla “i giovani per i giovani”, in quanto non in tutti i ragazzi si evidenziano comportamenti a rischio o non corretti, e quindi è sbagliato generalizzare.
Mediante il nostro insegnamento, molti giovani “sani” possono collaborare per la prevenzione e l’informazione rivolta ai loro coetanei, come stimolo e buon modello da seguire, inviando  un
messaggio comportamentale corretto ai giovani a rischio”.

“La seconda è il modello “dieta mediterranea”, che segue e promuove un’alimentazione che aiuta gli adolescenti ad avvicinarsi ad una corretta e tradizionale alimentazione, fatta di
materie prime sane e del loro territorio, come nel nostro caso i prodotti agroalimentari tipici di qualità della Regione Umbria. E’ previsto anche l’intervento di Aziende produttrici del
territorio e lo sviluppo di visite guidate da esperti di settore. Non dimentichiamo che per il modello “Dieta Mediterranea” è previsto a breve il riconoscimento da parte dell’Unesco.

“L’ultima linea guida” conclude Lucia Cruccolini, è “a carattere sociale”. Entrare nei contesti giovanili, in modo diverso e indicare come errore comportamentale l’approccio alla bevanda
e non il locale che la vende o propone. L’abuso di alcolici o superalcolici che si fa per moda, per gioco, per socializzare, per disinibirsi, per ammortizzarsi o… per farsi accettare,
porta solo alla rovina di sé stessi e di ciò che ci circonda.

Il progetto presentato prevede due moduli di 30 ore di insegnamento ciascuno.

Il primo modulo è basato sulla “promozione della salute e sulla prevenzione all’abuso di sostanze alcoliche”. Questa prima fase di lavoro, prevenire labuso di alcol, prevede un percorso
più teorico-cognitivo di chiarimenti, prevenzione, informazione, educazione, per l’individuo e per il gruppo… con interventi specifici tenuti dall’Associazione Italiana Sommelier.

Non mancheranno degustazioni guidate dei prodotti pilastri del territorio come vino, olio, prodotti tipici di qualità ed importanti incontri con produttori e visite nelle loro aziende,
alla ricerca di un conoscere e scoprire continuo.

Il progetto di collaborazione tra scuola, famiglia e ambito territoriale vuole responsabilizzare e sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi legati all’abuso di alcol, e legare la
prevenzione alla fase successiva, quella di promozione alla salute.

Il secondo modulo è basato sulla “educazione alimentare e lo studio dei prodotti del territorio”. La seconda fase d’intervento, “Educazione alimentare, i prodotti del territorio”,
prevede un percorso pratico-attivo di coinvolgimento emozionale che riguarda gli organi sensoriali, la memoria, il rapporto soggettivo in contesti oggettivi, la sperimentazione, la scoperta di
passioni attraverso gli stimoli, le percezioni, con interventi specifici tenuti dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri della Ristorazione e Turistici di Spoleto.

Verrà affrontato anche il tema “lo studio del cibo attraverso la storia e la cultura”. Il cibo fin dagli albori della civiltà, ha esercitato sempre una forte influenza sui
comportamenti sociali. La sua condivisione in famiglia e in società, rappresenta una modalità di comunicazione, di contatto con il mondo esterno e di scambio con gli altri.

Come sottolinea Lucia Cruccolini, “l’AIS ha rispetto per i giovani, ma anche per il vino e promuove da sempre l’educazione al ‘bere consapevole’, senza condannare le bevande alcoliche, ma solo
l’abuso che se ne fa. Il vino si deve conoscere, analizzare, attraverso gli organi sensoriali e va considerato un prodotto di Qualità e Identità di un territorio, indispensabile
per creare un abbinamento armonico con una pietanza. Si può parlare, in questo contesto, di passione e gusto. Credo che sarà un’emozione riscoprire i sensi, attraverso il
divertente gioco del Gusto, la teoria e le prove pratiche, che ci aiuteranno a percepire le molteplici sensazioni”.

“Il compito della scuola è quello di aiutare i ragazzi a conquistare un atteggiamento consapevole, positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta loro di capire, di scegliere, di
trovare la propria strada e il proprio benessere a tavola. Il progetto costituisce una significativa occasione di crescita e di coinvolgimento di tutto il contesto socio educativo (scuola,
famiglia, comunità e istituzioni locali), impegnato a promuovere il benessere umano, mediante esperienze ed iniziative condivise”.

Sul tema interviene il Presidente AIS dell’Umbria Gabriele Ricci Alunni affermando che “E’ necessario ridurre i danni e i pericoli connessi all’abuso di alcol. Con questo progetto ci aspettiamo
di educare i giovani fin da adolescenti, in quanto l’età dei ragazzi che si avvicinano al consumo delle bevande alcoliche si è abbassata considerevolmente. Educare e informare i
giovani, senza per questo spaventarli, è il compito delle Associazioni di categoria come la nostra e delle scuole, ed è questo l’obiettivo che AIS Umbria si prefigge di
raggiungere nel prossimo futuro, insieme alla formazione e informazione che continuamente viene proposta, nel nostro territorio, sulla qualità e quantità del consumo, non solo di
alcolici, ma anche alimentare”.

Ennio Baccianella

Addetto Stampa AIS Umbria

 

 

 

 

 

 

 

  

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