SALE – NaCl in cucina e altri usi

1 Marzo 2019
Tutta la verità sul sale italiano migliore
TANTI USI DEL SALE – NaCl
Il sale estratto, dal mare o da miniere, non ha solo un utilizzo alimentare, ma ha diverse pratiche alcune antichissime. Il cloruro di sodio non è un sale ionico* qualunque, grazie anche al fatto che può contenere, nella forma grezza e integrale appena cristallizzato e ancora dentro l’acqua marina o nella salgemma mineraria solida, diversi altri elementi e sostanze, sia organiche che inorganiche, biologiche e vegetali, animali e proteiche oltre ad altri sali, altri acidi, altri minerali.
Tutti questi elementi -qualcuno ne ha contati almeno 100- e in diverse operazione commerciali di sali non italiani “queste aggiunte” diventano fattori di plusvalenza soprattutto monetaria. Incidono e modificano sensibilmente il gusto e il sapore, quindi anche l’abbinamento ideale.
Bisognerebbe solo far sapere al consumatore cosa sta usando, sarebbe bene che sullo stesso mercato non fossero consentiti parametri e composizioni differenti per lo stesso prodotto merceologico. Inoltre sul prodotto finito, quindi, influiscono provenienza, modo di raccolta e lavorazione.
Il fatto di essere, assieme all’acqua, ineliminabile dal vitto umano gli conferisce un ruolo eccezionale: la storia si potrebbe riscrivere in base alla ricerca, al consumo del sale, al suo valore.
Solo il 10% di tutto il sale è destinato agli alimenti e cibi umani, infatti si dice che il suo utilizzo sia possibile in centinaia di modi. Certamente il sale è indispensabile per la conservazione di tantissimi cibi: nei caseifici, nei salumifici, nella produzione dei dadi da brodo, nella salagione dei pesci, e in quasi tutte le industrie alimentari e conserviere.
Altro uso può essere quello sulle strade asfaltate perché abbassando la temperatura di congelamento dell’acqua evita la formazione di ghiaccio; nelle tintorie come mordente per fissare il colore nelle fibre e sui tessuti, nella salagione delle pelli come antifermentativo per interrompere la decomposizione naturale; nella concia e seccatura di pelli di pecora e montone per fare anche cappotti e giacche.
Come batteriostatico in quanto blocca la proliferazione di batteri, la fermentazione e la putrefazione. Nella produzione di prodotti chimici e di detersivi. Nell’industria farmaceutica e cosmetica. In ambito zootecnico per l’integrazione alimentare degli animali. Come contenitore che può abbassare la temperatura e svolgere un piccola funzione di frigorifero. Nel trattamento delle acque. Come antipolvere. Come diserbante. Nelle cartiere per ottenere fogli bianchi dagli impasti di fibre vegetali. Nelle raffinerie di alluminio in quanto abbassa il punto di fusione ed elimina le pellicole di ossido. Nelle vetrerie dove abbassa la temperatura di fusione della sabbia. Nella cottura dell’argilla per aumentarne l’impermeabilità. Nella saldatura dei metalli. Nella raffinazione dei metalli preziosi. Come materia prima per ottenere tutti i prodotti che contengono cloro e sodio.
Sale ionico*: (vedi significato)
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Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
Mob +393496575297
Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
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