SALE MINERALE FRA SCOPERTA, USI, COSTUMI E POTERE

1 Marzo 2019
Tutta la verità sul sale italiano migliore
SALE MINERALE FRA SCOPERTA, USI, COSTUMI E POTERE
La storia del sale è sinonimo stesso della vita dell’uomo. Potremmo paragonare il sale alla scoperta del fuoco. Il sale è un elemento fondamentale del passaggio dal cibo crudo al cibo cotto, quindi anche dal cibo raccolto al cibo coltivato…e tanto di più.
L’uomo sapiens o suo consimile scopre il sale fin dall’età del Neolitico (10.000 anni fa, ovvero conseguente alla fine dell’ultima grande glaciazione di Wurm) e inizia la sua storia nel mondo culinario con la comparsa delle prime civiltà stabili che, passando da cacciatori-raccoglitori di cibo ad agricoltori-allevatori, hanno la necessità di proteggere e conservare i cibi e gli alimenti per periodi di tempo più o meno lunghi.
La scoperta del fuoco, ma anche la opportunità di usare altre fonti naturali come la luce, il calore, il freddo, diventano fattori di vita, che accompagnano le prime civiltà. “Conservare” è uno dei primi obiettivi soprattutto quando la caccia o la pesca o il latte o il nettare o la frutta diventa abbondante per il nucleo in certi periodi.
In altri periodi c’è carenza, oppure ci sono carestie, alluvioni, calamità o guerre fra popoli che modificano l’ordinaria attività agricola-alimentare. Conservare come scambiare, come cucinare e come contaminare una cultura con una altra: per questo si dice che la cottura del cibo è una forma di cultura, cioè di avanzamento della conoscenza individuale e collettiva.
Il sale ne diventa uno dei principali artefici, mezzi, strumenti, obiettivi, funzioni in diversi modi. Così inizia una “carriera” del sale insieme all’umanità. Scoprire che il sole, l’aria, il calore permettono la cristallizzazione (e la raccolta) del sale dal mare salato anche in forma pulita, fa scomparire altri sistemi e usi. E’ grazie alle proprietà del sale che l’uomo ha potuto anche gestire e organizzare la propria alimentazione, regolandola.
Certo con tutte le difficoltà e l’approssimazione di millenni fa, ma fu l’inizio. La scoperta poi, il più delle volte casuale, delle diverse funzioni del sale come ottenuto in natura (compreso quello delle miniere o delle grotte o delle cave scoperte per caso dai “cavaturini” alla ricerca di un riparo come casa o per cacciare o per escavazione) sia in eventi rituali o medicali che esoterici o curativi, fa diventare molto potente il “proprietario” di tale bene.
Nel mondo infatti il sale, il cloruro di sodio come elemento composto da più elementi con proprietà fisico e chimiche differenti, in forma solida o liquida, diventa quindi strumento per raggiungere obiettivi diversi; anche quelli legati alle divinità pagane o ai riti sacri.
Questo fino alla fine dell’impero romano per noi italiani, mentre ancora oggi in molte popolazione ha funzioni anche religiose. Ma, per noi, l’uso del sale ha soprattutto la funzione curativa di certi malanni più o meno lievi e di conservare carne e pesce, e di condimento per pietanze o piatti eppoi anche nelle ricette di cucina.
Omero chiama il sale, la sostanza divina, a Ercole si deve la citazione di oro bianco, questo a significare proprio le due funzioni primordiali del sale: i riti simbolici e il potere economico. La storia del sale, quindi, ha avuto un ruolo, e a volte convive ancora oggi in qualche remoto villaggio, nei rapporti sociali ed economici fra culture e paesi, popolazioni diverse, legato al commercio, al potere, alle superstizioni e alle diverse religiosità pagane e occulte che hanno attraversato dal Neolitico alla rivoluzioni industriale oceani, deserti, fiumi e la vita dell’uomo.
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Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
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Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
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