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Rieti: Prospettive economiche per il 2008

By Redazione

Rieti – Quindicimila imprese proiettate verso grandi progetti che nel 2008 prenderanno definitivamente forma in campo ambientale con la partecipazione ad un’Agenzia per le energie
innovative, dell’innovazione, del turismo con il rilancio del Terminillo, dell’enogastronomia, del governo digitale, in ambito fieristico con la creazione di un ente fiera ed in quello
aeroportuale.

Questo il panorama delle prospettive economiche reatine per il prossimo anno offerto nei giorni scorsi dal presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, affiancato dalla
giunta camerale durante la conferenza di fine anno dell’ente. Un bilancio positivo per l’economia reatina che più che nei numeri si distingue per la dinamicità di un ente che,
contraddistinto da una grande coesione interna e con gli enti del territorio, ha ripreso vigore nel 2007 dopo un periodo di commissariamento e che ha messo radici nei gangli vitali dello
sviluppo economico provinciale, dall’università al Parco scientifico e tecnologico, dal Distretto della Montagna al mondo della formazione ed al Progetto Rieti 2015. Questo per
accompagnare il sensibile «cambiamento di pelle» che sta interessando l’economia reatina – che nel primo semestre 2007 ha registrato un tasso di crescita imprenditoriale del 0,8%,
con un aumento delle società di capitale ( 11,2%) e delle esportazioni ( 10,4%) – ma che soprattutto sta assistendo ad un riposizionamento delle aziende in settori più dinamici ed
a maggiore valore aggiunto. «Abbiamo puntato molto sui rapporti con i vari soggetti che operano nel territorio – spiega Regnini – nella convinzione che la creazione di legami costruttivi
sia il primo passo per generare quella «massa critica» in grado di raggiungere obiettivi di reale crescita della provincia di Rieti». Da qui la scelta dell’ente camerale di
partecipare attivamente a tavoli decisivi per lo sviluppo locale come il «Progetto Rieti 2015» che prevedono interventi che spaziano dalle infrastrutture all’università,
dall’innovazione all’ambiente, dal turismo all’occupazione. Ma anche alla creazione di distretti. «Il distretto della montagna ad esempio – prosegue – ma anche il sistema produttivo
locale per l’innovazione da legare necessariamente a parco scientifico e tecnologico e università». Un’università di cui la nuova giunta della Camera di Commercio di Rieti
ha contribuito fattivamente ad unificare il percorso, «chiudendo la vecchia diatriba tra Fondazione e Consorzio universitario ed entrando con determinazione tra i soci di
quest’ultimo». Questo senza dimenticare l’impegno profuso nella promozione di una cultura non solo imprenditoriale ma del fare più in generale tra gli studenti degli istituti
superiori reatini. Si pensi al progetto Rogua realizzato dall’Itis reatino (macchine da corsa), al progetto «Campus» che ha visto impegnati a Poggio Mirteto Cilo e Camera di
Commercio, alla Giornata del benessere dello studente, al Certamen Varronianum reatino, quest’ultimo di rilevanza nazionale. Fondamentale anche il rafforzamento di legami con enti come il
Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Rieti.

«Potremmo sembrare due enti in competizione perché agiamo per lo sviluppo economico del territorio – illustra – ma la nostra scelta è stata invece quella di camminare
insieme ad esempio nel decollo del parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio e nel radicamento di Bic Lazio dove entrambi abbiamo partecipazioni». Senza dimenticare il grande
impulso dato alla sburocratizzazione della pubblica amministrazione. Ad esempio attraverso l’accordo stretto con la Provincia di Rieti per la diffusione negli enti locali e negli istituti
scolastici della Business Key, «che ci vede primi in Italia», o ai momenti di formazione sulla comunicazione unica d’impresa e sulla conciliazione.

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