Record consumi Spumanti italiani all’estero feste 2018- 2019 – Fonte OVSE

26 Dicembre 2018
Nuovi Record consumi Spumanti italiani all’estero per le feste 2018 – 2019
SPUMANTI D’ITALIA. STIMA CONSUMI BOLLICINE ITALIANE ALL’ESTERO DURANTE SS.FESTE 2018-2019
COMOLLI: “ NUOVO RECORD CONSUMI SPUMANTI ITALIANI, RECORDS PER IL GIRO D’AFFARI, RECORD NUMERO PAESI AL MONDO… MA LA FRANCIA CRESCE CON BOLLICINE E VINI TRANQUILLI SULLE TAVOLE DELLE FESTIVITA’. OCCORRE AGIRE IN MODO UNICO, UNITARIO, CON LEADERSHIP”
Record consumi Spumanti italiani all’estero per le feste 2018 – 2019
Anche nel Mondo sono primi i brindisi tricolori durante le Feste 2018-2019. Dal 1991 Ovse stima-analizza i consumi, target e valori delle produzioni nazionali. In 27 anni l’incremento è stato di oltre 8 volte, passando da 25-30 a 188-190 mio di bottiglie stappate, registrando anche una crescita anno su anno (2017) del 7,2%.
Molto bene anche i valori assoluti: i consumatori all’estero spenderanno (giro d’affari in 30 giorni) poco oltre 3 mld/euro (record assoluto) per festeggiare in allegria le vacanze e il nuovo anno con in mano un calice “madeinitaly”. Un segnale molto forte della attenzione e delle scelte del consumatore all’estero che ha cambiato gusti e target negli ultimi anni.
“L’alta qualità raggiunta, aver centrato il gusto del consumatore, il prezzo e la notorietà, la facilità di abbinamento, l’off-premise diffuso – dice Giampietro Comolli, presidente di Ovse-Ceves – è il mix vincente delle bollicine italiane nei diversi canali di consumo, anche a fronte di competitor molto agguerriti sul prezzo e già presenti nei paesi esteri in modo massiccio.
Vincenti nel fuori casa, ma ora presenti anche nei consumi domestici. NewYork si colora di bollicine tricolori. Londra lascia sul campo alcuni records ma a prezzo crescente come pure Berlino e Monaco. Stoccolma è la nuova frontiera importante. Tokio stravince per il prezzo a bottiglia“.
In Usa le bollicine hanno sdoganato anche il famoso tacchino, il prosciutto arrosto e la tradizionale Eggnog, in UK gli arrosti di maiali con verdure e purea di patate e i vari budini-panettoni dolci oramai sposano Prosecco e Asti. Una volta solo Asti e qualche spumantino erano presenti sulle tavole di qualche ristorante, oggi c’è tutta la gamma del Prosecco docg-doc, dei Franciacorta e Trento che si trovano in enoteca come nella distribuzione.
Record consumi Spumanti italiani all’estero
a casa e al ristorante
Il consumo “domestico” all’estero è fortemente aumentato, grazie agli acquisti online con tutte le piattaforme aperte e rappresenta oramai un mercato pari al 20% dei volumi totali. La Francia fa meglio sfiorando il 30,5 soprattutto con i marchi e le etichette di maggior valore.
Molto bene il consumo anche nelle cene al ristorante durante le feste, non più solo nei locali con menù italiani. Il consumo è ancora molto legato al tradizionale gusto morbido-abboccato, dal dry all’extradry, bene i rosati italiani sempre più richiesti. Su tavole di alto profilo e in ambienti molto elitari diversi sono i tappi di Franciacorta, Alta Langa, Trento che voleranno stando alle dichiarazioni di tanti ristoratori a New York e Chicago, come a Londra, forse a scapito di qualche Champagne e Cava.
Dai dati raccolti emerge che di fronte allo stesso prezzo di vendita, vince l’italianità certa ed evidente. Ovse riscontra anche un valore medio della singola bottiglia in strepitosa crescita al consumo (+22% per alcune etichette simbolo), con un prezzo al banco o in tavola superiore anche del 100% rispetto a quello che si riscontra in Italia.
Il prezzo non frena i consumi, anzi si assottiglia la differenza con i competitors mondiali. Solo a New York, questo il dato stimato con alcuni ristoratori, si stappano 14 mio/bott a capodanno, quasi come a Londra, poco meno a Berlino, molto meno a Los Angeles, a Tokio. Germania e UK sono in leggero affanno rispetto alla formidabile chiusura d’anno 2017.
Un segnale su cui occorre riflettere e che Ovse ha già rimarcato da anni anche sull’onda di una euforia di numeri sempre in crescita: Gran Bretagna, Germania, Giappone sono mercati sempre più difficili e concentrati. Mentre in Usa si registra una stabilità dalle forti connotazioni.
Voleranno invece molti più tappi bianco-rosso-verdi in nord Europa, in Messico, in Francia e in medio-estremo Oriente. Non tanto bene in sud America, in Africa e in Svizzera, dove si è fermato il buon ritmo di crescita che ha segnato gli ultimi 10 anni. Sono 104 i Paesi dove si brinderà con una bottiglia di bollicine tricolori.
Nuovi Record consumi Spumanti italiani all’estero per le feste 2018 – 2019, il Sistema Prosecco supera alla grande due fenomeni come Champagne e Cava
Il Sistema Prosecco supera alla grande due fenomeni come Champagne e Cava, come confermano i sondaggi Ovse. Bene Belgio e Austria, ottima crescita nell’Europa dell’est soprattutto nei locali italiani, come anche a Mosca dove il consumatore elitario e di alta spesa sostituisce qualche etichetta francese o spagnola con le italiane.
Ma in Russia stanno ri-acquisendo spazio gli spumanti caucasici, georgiani a prezzi molto competitivi. Continua il successo anche in Francia, partito qualche anno fa, dove salteranno poco più di 4 mio/bott per i soli brindisi delle feste. Secondo anno consecutivo di exploit a Parigi, e in particolare sulla Costa Azzurra e nelle riviere atlantiche dell’Aquitania.
A Parigi, nella sola notte dell’ultimo dell’anno, Ovse stima che ci sanno 400.000 cincin con i calici.
Fra le motivazioni del grande successo tricolore, Ovse annovera lo spritz come chiave di svolta, il prezzo conveniente di qualche anno fa che ha avvicinato il consumatore a un nuovo prodotto, come il Prosecco, che ha aperto diversi commerciali. Oltre ad una tipologia di gusto ha colpito soprattutto il palato femminile, il consumo come aperitivo, l’happyhours e i giovani millennials, spesso esclusi dal consumo di bollicine per i costi delle etichette francesi nel mondo.
Nuovi Record consumi Spumanti italiani all’estero. ripartono i consumi di Asti e Brachetto
Asti e Brachetto riprendono quota soprattutto a Mosca e Berlino, confermando ancora un buon gradimento del Moscato Dolce spumante docg italiano, unico e ultimo rappresentate di una storia iniziata 3 secoli fa quando tutti gli spumanti in bottiglia erano dolci.
Ma sono sempre più diffuse le richieste di vini extrabrut, brut, nature e, pur non essendo tradizione italiana, richiesta sostenuta di bollicine Rosè, fondamentali per tenere certi mercati come per esempio gli US e UK.
“Parte dal 2016 – conclude Comolli – e si concretizza con ottimo posizionamento il recupero di valore di una bottiglia di bollicine italiane rispetto a principali competitor mondiali bottiglia: da un rapporto 1 a 4, ora si è vicini a 2 a 3. In questo i brindisi di fine anno e i locali di alto profilo che propongono bollicine made in italy sono un motore di sviluppo, come pure l e-commerce anche se purtroppo il grosso business è in mano a importatori e distributori stranieri.
Record consumi Spumanti italiani all’estero
C’è ancora molta strada ancora da fare, ma il percorso è quello giusto grazie agli imprenditori. Il cambio di gusto, le nuove location, i Rosè, l’e-commerce, gli abbinamenti non tradizionali sono tutti fattori che possono favorire ancor più la crescita. Occorre non fare passi falsi ed avere una promozione mirata, alta, unica, forte e non sparpagliata”.
Fonte: Giampietro Comolli/Ceves
per Newsfood.com