Quanto sale? … quanto basta … un pizzico di sale… cum grano salis

1 Marzo 2019
Tutta la verità sul sale italiano migliore
SALE SODICO IODATO, CONSUMO CON MISURA, DOSAGGIO E GUSTO
Quanto sale? … quanto basta! …
un pizzico di sale… cum grano salis
Il sale, come noto e come scritto, ha sempre avuto nella sua storia plurimillenaria tantissime funzioni, fra cui quella di insaporire i cibi, essere aggiunto all’acqua dolce, alle bevande diverse, a sostanze medicali e cosmetiche.
Il sapore del sale è dato dal sodio, dalla sua quantità ma soprattutto dalla concentrazione, dalla proporzione con altri sali e minerali, dalla purezza di elementi vari.
Le proprietà biologiche e biochimiche sono fornite dalla composizione e dalla formula del sodio:
1 grammo di sale in commercio contiene 0,4 gr di sodio e il corpo umano d’estate elimina 0,1-0,3 gr di sodio al giorno oppure anche 0,4-0,6 durante l’inverno, per cui occorre reintrodurlo.
Il sodio lavora nel nostro organismo in stretta connessione con il potassio ed opere in diverse forme e vie, per esempio: l’osmosi del plasma e il rapporto acido base sempre nel sangue, come la regolarità delle azioni muscolari e la regolarità dei processi neuroumorali.
In linea generale e assoluta, per semplificare, noi apportiamo sale al nostro corpo con la dieta in tre modalità: una quantità contenuta nei vari alimenti variabile dal 10 al 20%; quella che viene aggiunta nella conservazione produzione artigianale e/o industriale del cibo dal 45 al 55%; quella che noi aggiungiamo in cucina o a tavola dal 25 al 35%. I piatti pronti, verdure e carni, contengono molto sale, compreso gli snack confezionati, patatine fritte, pane secco e crackers.
Le ultime ricerche in merito, del 2012 e 2016, dimostrano che questo tipo di assunzione è fortemente in crescita soprattutto nella popolazione sotto i 45 anni e determina un incremento di dosi di sale ben superiore al necessario giornaliero: si sta assumendo 9/10 gr al giorno di sale (4 gr di sodio netti) quando sarebbe sufficiente per pareggiare l’eliminazione 6 gr al giorno (2,5 gr di sodio netto). Inoltre i maschi consumano più sale giornalmente delle donne ( circa 11 gr contro 8 grammi) e solo il 5/6% dei maschi adulti rientra nei parametri corretti fra eliminazione e assunzione.
Le donne sono più brave: fra il 12 e il 15%.
Nel nord Italia si assume meno sale che al sud e il dato si muove di pari passo con i livelli di obesità e di inattività fisica: la stessa cosa si riscontra anche in altri paesi. Da qui la necessità di informare, acculturare, formare e far conoscere meglio e più in dettaglio al consumatore tutti i vantaggi e le attenzioni da rivolgere al sale, a tutte le tipologie e formulazioni di sale sul mercato e in commercio, ad iniziare dai cibi con il contenuto più assumibile ma anche più delicato, il pane e i derivati per esempio.
Infatti il potassio è un minerale salino, presente nel sale da cucina che consumiamo, protettore e riduttore della pressione arteriosa e alternativa valida a farmaci chimici ma che si trova in quota maggiore anche in pinoli e noci, legumi e soia, concentrato pomodoro, cioccolato fondente, succo di agrume.
Quindi il sale non è un condimento qualunque, ma diventa importantissimo soprattutto quando è grezzo e ricco di molti microelementi, poco sodio, anche se non bianchissimo e lucente. Eventuali pigmenti non sono impurità dannose.
In ogni caso il “quanto basta” deve essere una regola ferrea e fissa ogni giorno.
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Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
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Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
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