Redoro: PrimeOlive 2010 ed il nuovo frantoio di Grezzana (VR)

15 Ottobre 2010
Sarà Daniele Salvagno ad accogliere gli ospiti e a fare da cicerone.
Ecco cosa ci anticipa:
Daniele Salvagno, ci vuole dare un’anteprima di ciò che vedremo a Grezzana il 22 ottobre?
Daniele salvagno:
“I giornalisti che interverranno all’incontro, avranno la possibilità di toccare con mano ciò che la nostra azienda sta facendo per ottenere un ottimo olio extra vergine di oliva.
Con il nuovo impianto eco-sostenibile a km zero, Redoro migliora la produzione e rispetta l’ambiente produttivo.”
Quali sono le novità?
Daniele:
-“Quest’anno saranno davvero molte le novità per gli ospiti di Prime Olive, la festa della raccolta e della spremitura delle olive delle nostre colline del Garda veronese.
Redoro Frantoi Veneti di Grezzana, ha deciso di migliorare lo standard già alto della sua produzione olearia, investendo in una tecnologia pulita che migliora la qualità dell’olio in quanto simula la molitura a pietra.
Il nuovo impianto è in grado di lavorare 30 quintali di olive all’ora.”
Come avviene la molitura con il nuovo impianto, dopo la raccolta?
Daniele Salvagno:
-“Entro poche ore dalla raccolta, effettuata ancora a mano, le olive sono sottoposte ad un lavaggio neutro e vengono macinate in modo “morbido”, per non alterare la struttura del
frutto in quanto ne rompe le particelle in modo poco invasivo.
Grazie a questa tecnologia le molecole oleiche conservano intatte le proprie qualità organolettiche e nutrizionali.
La polpa dell’oliva viene conservata in un ambiente quasi asettico, a temperatura controllata, sotto battente di azoto, che impedisce l’ossidazione e il deterioramento della pasta di
olive.
La polpa viene centrifugata con processo meccanico e lo scarto – l’87 % del frutto – si separa dalla parte oleosa, che andrà a costituire l’olio extravergine di oliva.”
Lo scarto, si chiama così perchè in genere viene scartato, buttato. Cosa ne fa invece Redoro?
Daniele Salvagno:
-“Lo scarto viene riutilizzato per creare energia pulita.
L’impianto è abbinato a una tettoia a pannelli fotovoltaici.
Una produzione virtuosa, a km zero che, già durante lo stoccaggio delle olive, permette un grande risparmio di energia.
L’impianto di conservazione viene testato e analizzato nel magazzino sottostante, a una temperatura naturale di 15/18 °C e monitorato costantemente da un impianto termico che impiega l’energia prodotta dall’utilizzo del nocciolo dell’oliva.
Con questo nuovo impianto, Redoro garantisce al consumatore un olio extravergine d’oliva che conserva nella maniera migliore possibile, sia le caratteristiche organolettiche, che quelle
nutrizionali.”
Ringraziamo l’amico Daniele e torneremo a trovarlo il 22 ottobre per assaggiare il primo olio extravergine di Redoro.
Giuseppe Danielli
Newsfood.com