Per la Redazione: “Con preghiera di massima diffusione e visibilità” (a gratis)

Ecco la lettera aperta di Attilio Scotti, giornalista enogastronomo dai capelli bianchi, che ha vissuto la storia del giornalismo italiano ed ha avuto la fortuna di lavorare con una delle sue
più graffianti penne, Indro Montanelli.
Il grande giornalista ha fondato nel 1974 il Giornale (fino al 1983 Il
Giornale Nuovo) e lo ha diretto ininterrottamente fino al 1994. Oggi è di
proprietà della famiglia Berlusconi.

Attilio Scotti:
Ricevo ogni giorno circa oltre cento email di informazioni enogastronomiche, relative a riunioni, degustazioni, cene, concorsi, fiere, premiazioni e via dicendo. Tutte queste comunicazioni
firmate dall’addetto stampa e dal responsabile pubbliche relazioni terminano tutte con la seguente frase:

GRAZIE PER PUBBLICAZIONE SULLE VOSTRE TESTATE E CON PREGHIERA DI DARE MASSIMA VISIBILITA’

Il sottoscritto collabora a numerose testate cartecee e web e,  qualora dovessi dare  seguito a quanto mi si comunica,  occorrerebbe un giornale completo su queste segnalazioni
con, immaginate, quanta “grande gioia” dell’editore.

E’ meglio parlare chiaro: siamo di fronte ad una grande ed irreversibile crisi delle testate di ogni genere: dai quotidiani cartacei fino all’ultima rivista di enogastronomia (queste ultime, fino
a pochi mesi fa ne ho contate, edite a livello nazionale, ben 532, tra cartacee e web).

La grande crisi mondiale cambierà completamente il nostro modo di vivere, non solo mandando al macero  decine di testate che si reggevano solo sulla pubblicità e su discutibili
informazioni, ma avremo anche un cambiamento epocale nella alimentazione, nella ristorazione e nella comunicazione di questo settore.

Ecco perché cari uffici stampa e p.r. non pubblicherò nessuna delle vostre informazioni: sarebbe giusto rivolgersi all’editore e pagare lo spazio richiesto. Anche perché le
informazioni sono di massima relative ad un brindisi, ad una cena (a pagamento) o altre banalità che non fanno notizia. Solo una email su cento è notizia e di doverosa
pubblicazione.

Attilio Scotti
giornalista professionista indipendente

Caro Attilio, come sempre tocchi problemi spinosi che molti tuoi colleghi non vogliono nemmeno sfiorare per non farsi nemici, per il quieto vivere ed anche perchè molti sono stati
costretti, da questa crisi dell’editoria, a riciclarsi come “Uffici Stampa”.

E’ ovvio che sia difficile trovare un colpevole, e se anche ci fosse, è meglio trovare una soluzione e ricreare un equilibrio di competenze e di professionalità.
Dubito che ci riusciremo.
Anche Newsfood.com riceve centinaia di comunicati accompagnati da “si prega la massima diffusione”, la Redazione cerca di selezionare la notizia ma tutto il resto che ha un fine puramente
commerciale, e non sia autorizzato dall’ufficio pubblicità, va inesorabilmente nel cestino.

Sono pochi ma stanno crescendo gli Uffici Stampa che non si accontentano di “sparare” migliaia di comunicati (spesso senza foto), oppure senza nemmeno fare lo sforzo di redigere un Comunicato
Stampa ma indicando un sito dal quale il giornalista (a gratis) dovrebbe andarsi a cercare ed elaborare testi e foto.
Qualcuno, più indolente degli altri, invia la foto della locandine dell’evento dalla quale ovviamente i testi non sono esportabili.

Noi di Newsfood.com cerchiamo di fare del nostro meglio, rinunciando a pubblicare articoli e pubblicità che riteniamo “amorali” o in qualche modo lesivi alla decenza e agli interessi
del consumatore medio (oltre alla pornografia o simili, ci riferiamo alle pubblicità ingannevoli, ai giochi on line, alle varie catene di Sant’Antonio).
Nella pubblicazione dei comunicati stampa aziendali cerchiamo di dare spazio e credibilità ai professionisti della comunicazione che ci danno fiducia e vogliono presentare all’Azienda
Cliente una rassegna stampa  ragionata e qualificata.

Giuseppe Danielli
Newsfood.com