Crisi economica, considerazioni di un giornalista enogastronomo in vacanza

29 Agosto 2011
Tralascio per una volta le mie elucubrazioni enogastronomiche e pongo uno sguardo su una estate rovente e non solo metereologica.
Ho fatto tre giorni di vacanza in montagna: a Carona, piccolo comune della Val Brembana (Bergamo), sconosciuto ai più (altezza 1300 metri circa).
Parcheggi zeppi, non di piccole autovetture ma suv, Mercedes, Volvo, Porsche, ecc tutte tirate a lucido. Stonava un bianco Doblò Fiat.
Belle signore a passeggio con a tracolla zainetti firmati; ristoranti e pizzerie dove senza prenotazione non si accedeva, bar strapieni con happy hour a base di noti spumanti franciacortini
millesimati, maneggio e fila per fare un giro su aveglinesi bardati con finimenti e selle di lusso, ragazzini con abiti alla moda che si baloccavano su scivoli in mezzo a prati curatissimi, il
laghetto verde con acque cristalline con tanto di spiaggia dove signore (non so se prendevano il sole con i loro costumi firmatissimi o in cerca di occhiate compiacenti: sembrava d’ essere sui
“red carpet” veneziani della Mostra del Cinema), lo “struscio” serale nelle viuzze e cantucci, le musiche serali dal vivo.
A Carona, abitanti 367 (detti “caronelli”, patrono San Giovanni Battista) che oggi gestiscono alberghi, ristoranti, panetterie, vinerie, centri benessere e boutique…(e con tanto di tre
negozi-uffici di informazioni e vendite di appartamenti e chalet).
Ma l’Italia è quel paese in bancarotta che ci raccontano?
Mistero dell’estate 2011.
Il rimedio per rientrare dagli sprechi ed aggiustare i conti pubblici (il tutto generato da politici senza cervello e da fannulloni che sonnecchiano negli uffici pubblici): far lavorare i
fannulloni, in galera i corrotti e far pagare le tasse a tutti, nessuno escluso.
Attilio Scotti
Giornalista enogastronomo
Newsfood.com