L’Europa è QUI: Fondi europei. Regione EMILIA Romagna Premia i vincitori del concorso regionale

13 Febbraio 2021
L’Europa è QUI: Fondi europei – Regione EMILIA Romagna Premia i vincitori del concorso regionale
Emilia Romagna Regione. Fondi europei per esperienze innovative. Premi al concorso regionale per video e disegni. Gli assessori Schlein e Colla su inclusione e sostenibilità. La basilica carmelitana del Carmine di Piacenza, ipotesi sede dell’ HubLab per lo sviluppo economico e di transizione sostenibile ecoambientale
Testo di
Nico da Comolonia
La vicepresidente Elly Schlein e l’assessore Vincenzo Colla della Regione Emilia Romagna hanno premiato recentemente online i vincitori del concorso L’Europa è Qui. Un concorso che ha puntato a far emergere progettualità emiliane-romagnole all’insegna della innovazione. Assessori molto soddisfatti in termini identitari e strategici: “Siamo una terra che esprime grandi energie e talenti e siamo sulla strada giusta per una crescita sostenibile e inclusiva” hanno detto insieme. 26 storie premiate con la terza edizione di un concorso dedicato ai beneficiari dei fondi europei messi dalla Regione al fine di ricercare testimonial dell’Europa in Emilia Romagna attraverso una campagna social che parte a breve. Contesti e temi dei premiati, dalle ultime frontiere della ricerca medica alla protezione dell’ambiente, dalla formazione tecnica alle soluzioni anti-contagio.
Essere testimonial dell’ Europa in Emilia Romagna attraverso la narrazione
Raccontare l’Europa in Emilia-Romagna in prima persona, come la comunicazione può aiutare a conoscere, entrando nella vita di tutti i giorni con storie di lavoro, studio, innovazione, sostenibilità, coraggio. 114 le candidature pervenute entro ottobre 2020 alla Regione. Diverse sono state le scelte narrative (video, infografiche, fumetti, vignette) per spiegare innovazioni in campo medico, tecnologie per ridurre l’impatto sull’ambiente, applicazioni mobili e servizi per incentivare il turismo, soluzioni anti-contagio per ripartire in sicurezza, corsi di formazione tecnica da cui nascono applicazioni innovative, spazi aperti ai cittadini per l’inclusione digitale. Imprenditori, ricercatori, professori universitari e dottorandi, rappresentanti degli enti locali, destinatari dei corsi di formazione sono diventati così testimonial dell’Europa in Emilia-Romagna, in un racconto corale che è già una vittoria per tutti e che integra e arricchisce il punto di vista e il ruolo della pubblica amministrazione con la voce dei beneficiari delle risorse europee.
Impegno a 360 gradi della Regione Emilia Romagna sottolineato da Schlein e Colla

Presenti la vicepresidente Elly Schlein nonché assessore al contrasto alle diseguaglianze, transizione ecologica e rapporti con l’UE e l’assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione Vincenzo Colla con i direttori Morena Diazzi e Francesco Raphael Frieri.
Elly Schlein ha motivato il coinvolgimento di beneficiari dei fondi europei “ … perché è da qui che parte l’idea di un’Europa partecipata, dalle parole di chi grazie a queste risorse ha realizzato un progetto, completato la propria formazione, stretto importanti relazioni con partner europei e non.
Vogliamo mostrare ai cittadini della nostra regione risultati concreti e sottolineare che esiste già una rete di collaborazioni e scambi di conoscenze che rende l’Europa più unita e coesa, indirizzata verso uno sviluppo sostenibile e il riconoscimento dei diritti, per migliorare la qualità della vita delle persone e del pianeta. Grazie all’utilizzo dei Fondi europei, tutti insieme stiamo già lavorando per ridurre diseguaglianze territoriali, economiche, sociali e di genere che indeboliscono la coesione e penalizzano l’intera collettività. Ai vincitori del concorso L’Europa è QUI e a tutti coloro che hanno partecipato vanno i nostri complimenti e il ringraziamento per aver mostrato la ricchezza e la varietà dei progetti realizzati in Emilia-Romagna grazie ai Fondi europei”.

Vincenzo Colla ha sottolineato l’importanza di vedere lo sviluppo, la crescita, la produzione come motore diverso per una visione più sostenibile e più resiliente in ogni filiera e in ogni settore. Inoltre ha ricordato come la creatività tematica e la capacità elaborativa di nuovi progetti, assai diversi fra loro, possano essere propulsivi anche per nuove strategie. Grazie ai fondi europei sono stati individuati dei progetti da realizzarsi e realizzati in Emilia Romagna in applicazione di l’Europa è QUI. I progetti espressi, dice Colla, dimostrano la grande capacità emiliano-romagnola di esprimere talenti e novità. la strada giusta per una crescita sostenibile e inclusiva, puntando sulla transizione del sistema produttivo e formativo. Questo la Regione Emilia Romagna lo ha già impostato nel Patto per il lavoro e il clima, già firmato con le parte sociali, gli enti locali, le Università e le associazioni.
I vincitori di L’Europa è QUI
Il successo del concorso indetto dalla Regione Emilia Romagna, il numero di partecipanti e l’impiego di fondi europei hanno dimostrato che la capacità di comunicare con efficacia i risultati e i progetti ottenuti incidono sulla conoscenza e sulla vita di una intera comunità perché diventano stimolo e valore individuale anche per altri, anche per chi non ha concorso. L’efficacia di un concorso sulla comunicazione si può tramutare anche in progettualità concrete che fanno cultura, di conseguenza sviluppo. I vincitori di questo concorso sono esempi e simboli di una progetto anche di vita che possono trasmettere forza e fiducia ad altri, soprattutto in un momento pandemico che obbliga tutti ad essere molto riservati, distanti e collegati solo in modo virtuale. Così la commissione, per esempio, ha trovato stimolante premiare un progetto che racconta di come uno studente di un corso di formazione professionale nel comparto edilizio, quindi molto basico, può diventare insegnante, quindi crescere. Un altro premiato è una piccola impresa che è riuscita a sfruttare la propria esperienza lavorativa e professionale per sviluppare materiale non inquinante utile a sanificare superfici durante l’emergenza Covid19.
C’è la dottoranda che ha studiato cure personalizzate per i tumori in modo da evitare terapie invasive, la ricercatrice che racconta lo sviluppo di un sistema di gestione sostenibile della filiera ittica adriatica, il manager che spiega l’importanza di fare rete in campo culturale per portare nuove risorse e idee, il docente che illustra un’applicazione di realtà aumentata per visitare i musei. Ciò che distingue queste storie è la capacità di divulgare e far capire a tutti ciò che stato realizzato, grazie a testimonianze autentiche ed efficaci.
La comunicazione corale è più ricca e potente di quella individuale
La comunicazione torna al centro della attenzione. La innovazione tecnologica insieme alla informazione tradizionale, l’uso delle arti e mestieri come comunicazione, fare formazione con la innovazione… sono tutti format importanti che rientrano nella scelta strategica del marketing. La Commissione Europea già nel 2020 ha individuato alcuni progetti legati alla comunicazione e alla identità europea. Il progetto l’Europa è Qui rappresenta un primo punto di partenza creando il premio Inform Communication Awards 2020 Il premio così congeniato è la conferma del peso specifico che ha una visione “positiva” dell’Europa sul territorio se si riesce a trasmettere il valore che si crea quando l’unità di intenti o di premi stessi è orientato verso un unico obiettivo e quindi l’impegno e il messaggio corale invia segnali di entusiasmo, fiducia, speranza, ripartenza e dimenticanza del passato. Formula difficile da creare ma da impatto molto positivo. E’ stata anche annunciata la campagna social sui fondi europei che partirà nei prossimi giorni.
Un premio diventa punto di partenza per creare un modello innovativo disponibile
Si può dire massima sintonia fra Regione Emilia Romagna e Governo Draghi, soprattutto mettendo insieme quelle che sono le competenze e gli obiettivi che ruotano attorno allo sviluppo economico, la energia pulita, la transizione ecologica, la innovazione tecnologica e la efficienza della comunicazione e digitalizzazione per le imprese, la scuola, l’attrazione turistica e di investimenti in Emilia Romagna come in tutte le regioni italiane.
Quindi sintonia già avviata fra Bologna e Roma grazie sicuramente anche al lavoro che attueranno, in sintonia, i neo-ministri Roberto Cingolani e Giancarlo Giorgetti.
Una simbiosi o sintonia o binomio o icona su questo tema trasversale c’è già a Piacenza nella sede restaurata e inaugurata recentemente nella ex chiesa del Carmine denominato Laboratorio Aperto CoWorking, in cui innovazione sociale, innovazione tecnologia, transizione ecologica, costituzione start up sostenibili, attrazione turistica prossimale e globale, economia del riuso e no-spreco, capacità di conservazione del cibo, formazione alla digitalizzazione… sono già tutti temi sul tappeto che devono solo trovare energia, sostegno e gestione attiva. Questo può essere un primo luogo destinato proprio alla ricerca di un nuovo modello economico sociale civile aperto a 360 gradi.
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