Latte intero, Latte scremato, Latte di mucca, di capra, di asina…

9 Dicembre 2019
Latte: un alimento importante per la nostra salute
Il latte è un alimento importante per mantenersi in perfetta salute, in tutte le diverse fasi della vita.
Il latte è un alimento davvero prezioso: è ricco di principi nutritivi importanti che permettono all’organismo di crescere e mantenersi in salute in tutte le diverse fasi della vita.
Composizione del latte
Il latte è un alimento essenziale per l’alimentazione dell’essere umano, sia per le sue capacità nutritive che per i suoi effetti benefici.
È ricco di vitamine A, D, E, K tra le vitamine liposolubili, e la vitamina C, l’acido folico e la riboflavina (o vitamina B2) tra le idrosolubili. Contiene, anche, sali minerali come calcio, fosforo, zinco e selenio, molto utili anche per l’attività fisica. Vitamine, sali minerali e zuccheri sono tutti elementi che accrescono il valore nutrizionale di questo alimento.
Fondamentale l’apporto di calcio fornito dal latte: una eventuale carenza può causare una progressiva riduzione della densità ossea e l’osteoporosi, soprattutto nelle persone anziane. Inoltre, un corretto apporto di calcio è fondamentale durante la gravidanza in quanto importante per lo sviluppo del bambino e durante la fase dell’allattamento.
Tipi di latte
Il latte si può suddividere principalmente in
latte intero: spesso trascurato per via del suo notevole contenuto di grassi, il latte intero è in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario, mantenere sotto controllo la glicemia e ridurre il rischio di diabete e favorire l’aumento della massa muscolare magra.
È inoltre un ottimo alleato del nostro intestino;
Latte parzialmente scremato:
contiene solo tra l’1,5 e l’1,8% di grassi. Il procedimento di parziale scrematura riduce notevolmente, anche, la concentrazione di colesterolo mantenendo però inalterato il quantitativo di proteine e sali minerali;
Latte scremato:
contiene meno dello 0,3 % di grassi. Questo lo rende molto più digeribile rispetto al latte intero. Inoltre, non fa aumentare il colesterolo. Da sottolineare però la totale assenza della vitamina D, che viene eliminata con la parte grassa.
Non solo latte vaccino
Tra tutte le diverse tipologie, senza dubbio quello più richiesto e consumato quotidianamente è il latte bovino. Ma quali sono gli altri?
Latte di capra:
così come il latte vaccino, il latte di capra è ricco di sostanze nutritive importanti per la salute. Alcune differenze risiedono nel quantitativo di grassi, maggiore per il latte di capra, anche se non danneggia od ostruisce le pareti dei vasi sanguigni e nel gusto. Il latte di capra ha un sapore leggermente piccante ed è meno dolce rispetto al latte vaccino.
Latte di pecora: un latte dal sapore sicuramente più deciso e caratteristico, ma molto simile per valori nutrizionali e possibilità di utilizzo a quello di mucca. Molto più ricco di quello bovino, ha una consistenza più pastosa perché contiene meno acqua ed è molto aromatico e nutriente. È tra i cibi ricchi di proteine (caseina), il ché lo rende perfetto per la produzione di formaggi e ricotte.
Latte di asina:
tollerato anche da chi è allergico o intollerante al latte vaccino, il latte d’asina è l’alternativa più sicura, dopo il latte materno, per i neonati che soffrono di intolleranze. Perfetto anche per chi deve seguire una dieta a basso contenuto di colesterolo.
Latte di bufala:
È un latte molto nutriente, anche se ricco di grassi. Ha un sapore dolce, caratteristico e apprezzato anche per il consumo diretto.
Latte pastorizzato o sterilizzato?
La sterilizzazione è un processo che porta a temperature molto alte (almeno 120°) un alimento al fine di distruggere sicuramente tutti i microrganismi patogeni, salvo i pochissimi che riescono a resistere. Naturalmente è un procedimento molto pesante nei confronti delle sostanze nutritive, che ne saranno compromesse e questo avrà come conseguenza il cambiamento, anche netto, di sapore del prodotto.
Anche la pastorizzazione utilizza il calore per uccidere i microrganismi patogeni, anche se la temperatura rimane comunque sempre al di sotto dei 100°. Non tutti gli organismi patogeni vengono distrutti, ma solo quelli dannosi e meno resistenti. Per questo motivo il prodotto pastorizzato ha una durata limitata e va conservato in frigorifero, perché la loro crescita inizia nuovamente subito dopo la fine del processo.
In particolare, il latte pastorizzato deve essere utilizzato entro 4 giorni a partire dalla data in cui è stato confezionato, mentre quello sterilizzato si può conservare fino a 90 giorni dalla data di confezionamento.
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