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L’agriturismo diventa “Oasi del Benessere”

L’agriturismo diventa “Oasi del Benessere”

By Redazione

Illustrata oggi a Roma l’iniziativa promossa da UniSalute (UGF) e Turismo Verde (Cia) che promuove l’idea di salute e consente agli assicurati UniSalute di trascorrere una piacevole vacanza a
condizioni vantaggiose negli agriturismi di Turismo Verde aderenti all’iniziativa. Un’opportunità in più per stimolare la ripresa in atto del settore agrituristico nel nostro
Paese.

Oasi del Benessere è un’iniziativa unica nel suo genere che nasce da un accordo tra UniSalute, Compagnia di Unipol Gruppo Finanziario (UGF) specializzata in assistenza sanitaria, e Turismo
Verde, l’associazione agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Il programma è riservato agli assicurati UniSalute che possono usufruire di condizioni agevolate nei soggiorni presso gli agriturismi di Turismo Verde aderenti all’iniziativa, selezionati
in prossimità di centri termali per incentivare uno stile di vita sano e salutare.
L’obiettivo è quello di promuovere e favorire la salute e il benessere valorizzando le attività delle aziende agrituristiche associate a Turismo Verde.

L’iniziativa è fruibile on line sul sito http://www.unisalute.it, nell’area riservata ai clienti UniSalute e dedicata ad “Oasi del Benessere” dove per ogni Agriturismo sono indicate le condizioni
riservate ai clienti UniSalute e l’indicazione del centro termale più vicino.
I termini dell’intesa sono stati illustrati oggi a Roma nella conferenza stampa tenuta dal Direttore Operativo di UniSalute S.p.A, Fiammetta Fabris e dal Responsabile Organizzazione e
Amministrazione della Cia, Rossana Zambelli.

“Il settore assicurativo, -ha spiegato Fiammetta Fabris- nel quale è necessario arricchire continuamente l’offerta attraverso servizi distintivi, è altamente competitivo. Per
questi servizi Unisalute ha scelto di concentrarsi sull’area del benessere e dello star bene in senso lato, coerentemente con la propria specializzazione”.

“Per dare forma a questa esigenza, e nel contempo massimizzare le sinergie interne, ci siamo rivolti innanzitutto ai partner istituzionali di Ugf e abbiamo individuato in Cia- Turismo Verde le
competenze più qualificate. Così è nata ‘Oasi del Benessere’, l’iniziativa dedicata ai nostri clienti che promuove l’idea di salute e benessere e valorizza il prezioso
capitale delle aziende agrituristiche aderenti a Turismo Verde.”
“L’accordo con UniSalute -ha rilevato Rossana Zambelli- assume una particolare importanza soprattutto in una fase in cui le aziende agrituristiche diversificano l’offerta e puntano con sempre
maggiore decisione sulla qualità e sui servizi. Un’intesa, quindi, che può offrire altre significative opportunità per le persone che scelgono di soggiornare negli
agriturismi di Turismo Verde”.

“L’iniziativa -ha aggiunto il responsabile Organizzazione e Amministrazione della Cia- dovrebbe segnare un punto importante per stimolare una svolta per l’agriturismo del nostro Paese, dopo un
anno difficile come il 2009 che ha visto un calo di oltre il 6 per cento sia delle presenze che del fatturato complessivo delle aziende (che supera il miliardo di euro). I presupposti ci sono
tutti. Essa, infatti, potrebbe favorire la ripresa in atto e contribuire al ritorno dei turisti stranieri, molto attenti alla salute e al benessere, come del resto gli italiani che sempre
più indirizzano il loro periodo di relax verso scelte salutistiche”.
 
L’identikit dell’agriturista
 
Ha un’età compresa fra i 30 e i 45 anni, nel 50 per cento svolge il lavoro d’ufficio, si sposta sempre con la famiglia (composta di tre-quattro persone), ha un reddito medio-alto, ha un
livello culturale medio, ama la natura e i piatti tipici, soprattutto quelli biologici. Questo l’identikit dell’agriturista italiano che emerge da un’indagine condotta da Turismo Verde,
l’associazione della Cia- Confederazione italiana agricoltori, presso un campione di aziende che copre l’intero territorio nazionale.

L’ospite dell’agriturismo -sottolinea Turismo Verde- parte preferibilmente in agosto nel 76,4 per cento. A seguire vengono le vacanze di Pasqua (70,4 per cento dei casi), quelle di Natale e il
mese di luglio (60,8 per cento). Trova l’agriturismo con il passaparola (32,5 per cento) o su internet (31,3 per cento). Un “popolo” che è aumentato negli ultimi 10 anni di circa il 70 per
cento.

La scelta di fare una vacanza in un’azienda agrituristica, secondo l’indagine, é dettata principalmente dal desiderio di tranquillità, di contatto con l’ambiente rurale e con il
paesaggio, dalla ricerca di prodotti genuini legati alla tradizione italiana.

Dall’indagine si rileva che la scelta agrituristica trova il suo punto di forza nell’accoglienza familiare dell’azienda che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi. La vacanza
per l’agriturista deve essere svago, riposo, rispetto della natura, salute, benessere e riscoperta di vecchi sapori di piatti tipici delle nostre regioni.
Amante della tranquillità rurale e dei buoni cibi genuini é anche l’agriturista straniero. Predilige, sempre secondo l’indagine, le aziende dell’Italia centrale (inglesi e tedeschi,
in particolare) e specialmente quelle vicine alle città d’arte e ai luoghi che hanno attrattive culturali (musei, mostre) e religiose (conventi, abbazie), ma anche in zone dove ci sono
terme. Quindi, non solo buona tavola e tranquillità. Cultura e aspetti salutistici, specie in questi ultimi anni, hanno fatto breccia. E questo si riscontra pure nell’agriturista
italiano.

Il turista straniero ama molto fare passeggiate a cavallo e il relax in piscina, che risulta uno dei servizi più richiesti.
La buona cucina della tradizione italiana, fatta di cibi tipici e genuini che non si trovano nei normali circuiti commerciali, e la tranquillità dell’azienda, dove si ha un clima
familiare, restano i motivi principali della scelta agrituristica degli stranieri, i quali sono molto abitudinari e scelgono di trascorrere la vacanza sempre nella stessa azienda.

Cia.it
Redazione NEWSFOOD.com + Web tv

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