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Infrastrutture, Del Turco: «indicate priorità a Di Pietro»

By Redazione

Roma, 24 Ottobre 2007 – Sono tre le priorità di investimento infrastrutturale nei trasporti che la Regione Abruzzo ha presentato al ministro delle Infrastrutture, Antonio Di
Pietro, in particolare, sia il presidente della Regione Ottaviano Del Turco sia l’assessore ai Trasporti, Tommaso Ginoble, hanno puntato l’attenzione sul miglioramento dell’accesso a Roma sia
per via gomma che per via ferro; la necessità di completamento della strada Pedemontana Marche-Abruzzo fino all’innesto con il Molise; ed infine il completamento della strada
Navelli-Amatrice.

«L’impostazione che abbiamo dato l’anno scorso – ha spiegato il presidente Del Turco – non cambia. Nel senso che le priorità individuate dalla Regione in materia di collegamento
rimangono le stesse, proprio perché riteniamo essenziale il loro completamento.

Al Ministro Di Pietro – ha aggiunto – abbiamo detto che l’Abruzzo è pronto a fare la sua parte tenuto conto che, secondo quanto emerge dalla Ddl licenziato dal Governo, nella Finanziaria
sono allocate molte risorse in materia di investimenti infrastrutturali».

All’incontro con il Ministro Di Pietro era presente anche il Segretario generale della Presidenza, Lamberto Quarta, che con Ginoble ha ribadito «le altre priorità dell’Abruzzo in
riferimento al potenziamento e ammodernamento del Porto di Ortona e dell’aeroporto di Pescara, strutture essenziali per la crescita e lo sviluppo della regione».

Sul fronte del potenziamento della linea ferroviaria Pescara-Roma, il Ministro Di Pietro ha annunciato che la redazione del progetto preliminare di ammodernamento è stato finanziato e
che il completamento dell’opera richiederebbe «almeno un miliardo e 200 milioni di euro».

Una volta chiuso il progetto preliminare si passerà alla valutazione del Cipe e si convocheranno le conferenze di servizio con i soggetti pubblici e privati interessati al progetto.

Poi sul progetto definitivo si individueranno i lotti, singolarmente finanziati, sui quali sono necessari interventi urgenti. Pensare ad un unico appalto che tocchi l’intera linea «non
è possibile», vista la consistenza complessiva dell’impegno finanziario.

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