Incontro a Palazzo Chigi tra Prodi, Pecoraro Scanio e i membri italiani dell'Ipcc
26 Ottobre 2007
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi, su iniziativa del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio, ha incontrato, questa mattina a
Palazzo Chigi, 28 italiani che hanno dato direttamente il loro contributo ai Rapporti IPCC sul cambiamento climatico e i suoi effetti.
Tra i presenti, Filippo Giorgi, membro del bureau del Panel, Sergio Castellari, focal point italiano e il suo predecessore Vincenzo Ferrara, Domenico Siniscalco, vice presidente di Morgan
Stanley ed ex ministro dell’Economia, nonché esperti che lavorano presso il Cnr, l’Enea e l’Apat. Alcuni di loro – pur vivendo all’estero – hanno voluto essere presenti: Francesco
Tubiello e Marta Vicarelli, rispettivamente professore di ricerca presso la Nasa e dottoressa di ricerca presso la Columbia University, New York. O come Marco Mazzotti, professore di ingegneria
presso il Politecnico di Zurigo, Massimiliano Lorenzini, collaboratore della Fao e residente in Mozambico o Georg Kaser, docente all’Università di Innsbruck.
Nel corso dell’incontro il Presidente Prodi e il ministro Pecoraro Scanio hanno consegnato ai membri italiani dell’IPCC una pergamena per esprimere il ringraziamento del Governo italiano per la
loro meritoria opera, premiata con il Nobel per la Pace 2007, assegnato proprio all’Intergovernmental Panel on Climate Change.
“Ho promosso questo incontro – ha dichiarato il Ministro Pecoraro Scanio – per esprimere il ringraziamento del Governo alla ricerca italiana che ha contribuito allo sforzo scientifico globale e
che riempie di orgoglio l’intero Paese. E’ grazie al lavoro dell’Ipcc che è stato possibile tracciare un quadro degli effetti del cambiamento climatico. Ed è anche grazie al loro
impegno se il clima è diventato una questione centrale a livello internazionale, nelle politiche dei governi e nell’opinione pubblica”.
“Il riconoscimento del premio Nobel per la Pace all’IPCC sottolinea ulteriormente come i cambiamenti climatici in atto riguardino aspetti importanti della nostra vita – ha concluso il ministro
Pecoraro Scanio -. Il clima che cambia dovrà essere sempre più una priorità nelle politiche nazionali ed internazionali e le azioni dovranno vedere un fortissimo impegno
sia dell’Unione europea che dell’Italia a cominciare dalla prossima Conferenza di Bali”.
Al termine dell’incontro con il Presidente del Consiglio si è tenuta una riunione tra i 28 rappresentanti italiani dell’IPCC ed il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio in cui si
è discusso dei cambiamenti climatici in atto e dei prossimi impegni a livello nazionale ed internazionale.