Il sonnambulismo è causato dal DNA difettoso
10 Febbraio 2011
Il sonnambulismo nasce da una particolare variazione del DNA: è sufficiente un limitato errore genetico nella zona “sensibile” e si è vittima di tale malattia del sonno.
A scoprirlo, una ricerca della Washington University School of Medicine (USA), diretta dalla dottoressa Christina Gurnett e pubblicata su “Neurology”.
La dottoressa ed i suoi colleghi hanno osservato una famiglia, in cui il sonnambulismo era cosa comune. Su 22 parenti, distribuiti in quattro generazioni, il disturbo interessava 9 persone, con
diversi gradi di pesantezza: da uno zio che indossava 4 paia di calzini da notte, ad individui che avevano riportato contusioni e fratture in seguito ad escursioni notturne. Tra tutti, il caso
più evidente era quello di Hannah, sonnambula minorenne
Il team della Washington University ha così prelevato campioni di saliva di 28 membri della famiglia, esaminando il loro patrimonio genetico. Come risultato, si sono definiti i volontari
colpiti da sonnambulismo vero e proprio.
Inoltre, si è individuato la relazione tra sonnambulismo ed una mutazione del cromosoma 20, e tale forma genetica si trasmetteva, tramite DNA, con una probabilità del 50%.
Al momento, le informazioni sono incomplete: come ammette la Gurnett, “Non sappiamo ancora quali dei geni presenti in questa regione sul cromosoma 20 sono responsabili del disturbo. Scoprirli
ci potrebbe aiutare a identificare e trattare questa condizione”.
L’ipotesi attualmente più probabile vede come gene-chiave del sonnambulismo il gene dell’adenosina deaminasi, noto per essere legato al sonno ad onde lente tipico del sonnambulismo.
FONTE: A.K. Licis, D.M. Desruisseau, K.A. Yamada, S.P. Duntley, and C.A. Gurnett, “Novel genetic findings in an extended family pedigree with sleepwalking”, Neurology January 4, 2011
76:49-52
Matteo Clerici
ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti
accreditate e/o aventi titolo.
