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Il Pastificio Annoni e i suoi “Pizzoccheri della Valtellina”

Il Pastificio Annoni e i suoi “Pizzoccheri della Valtellina”

By Redazione

Storicamente, la coltivazione del grano saraceno, originario della Cina, è stata introdotta in Italia attraverso gli scambi commerciali con la Repubblica Veneziana. La
coltivazione si è diffusa, a partire dal XV secolo, dapprima nelle valli bergamasche e bresciane, territorio della Serenissima fino al XVII secolo, e solo successivamente lungo l’arco
alpino.

In particolare, nella Valtellina, rimasta sotto il dominio grigione dal 1512 a tutto il 1797, la coltivazione del grano saraceno fu introdotta solo a partire dal XVII secolo (il primo
documento storico relativo alla presenza del grano saraceno in Valtellina è del 1616).

Il consumo del grano saraceno sotto forma di pasta alimentare segue ovviamente questo andamento delle coltivazioni ed è testimoniato, nel tempo, in una vasta area corrispondente alla
parte nord orientale della regione, ivi compreso il territorio dell’attuale comune di Fara Gedda d’Adda, sede del pastificio Annoni.

In epoca moderna, i Pizzoccheri si sono progressivamente strutturati anche come prodotto industriale con caratteristiche specifiche ed uniformi, in un contesto produttivo ben definito nel quale
hanno trovato posto produttori piccoli e grandi con storie produttive aziendali diverse più o meno risalenti negli anni.

Il Pastificio Annoni è il produttore più antico e di maggiori dimensioni.

Esso produce da oltre 50 anni – con un procedimento industriale, coperto da brevetto, che ha costituito e costituisce tuttora, lo standard produttivo di riferimento – oltre 48% di tutta la
produzione nazionale di “Pizzoccheri della Valtellina”. Non è esagerato quindi dire che Annoni ha contribuito e contribuisce in modo determinante alla diffusione ed alla
notorietà del prodotto industriale per come oggi conosciuto dai consumatori.

E’ ormai evidente che la posizione dei sei pastifici che si riconoscono nel Comitato promotore – i quali si oppongono a che la IGP venga attribuita secondo le regole che la governano in
relazione al territorio in cui il prodotto è storicamente radicato – ha come unico scopo quello di eliminare dal mercato il concorrente più importante, che peraltro garantisce sul
territorio importanti livelli di occupazione e lavoro.

La verità è che i membri del cd “comitato promotore” continuano a non capire come, cercando di conseguire un vantaggio incompatibile con la realtà del mercato e la
normativa comunitaria in tema di concorrenza, essi mettono a rischio un bene comune a tutti, creando le condizioni per il mancato riconoscimento della IGP, con un evidente danno per gli
operatori e i lavoratori della Regione.

Il Pastificio Annoni Spa
Il Presidente Alberto Annoni

http://www.pastificio-annoni.it


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