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Frutta e verdura, consumi KO: mai così male dal 2005

Frutta e verdura, consumi KO: mai così male dal 2005

By Redazione

Un crollo assoluto, che riporta i consumi ad uno dei peggiori anni pre-crisi.

E’ quanto accade secondo il report annuale sugli acquisti di ortofrutta delle famiglie italiane, elaborato da Cso-Centro Servizi Ortofrutticoli: basandosi su dati Gfk, traccia un quadro
veramente desolante, in calo netto e con pochi elementi positivi.

In generale, nel 2013 si acquistano 417 kg di frutta all’anno contro i 417 del 2003, con un calo di 86 Kg. Ancora peggio se si allarga la visuale: nel 2012, le famiglie hanno comprato e
mangiato 8 tonnellate di prodotto, -2% rispetto al 2011 e paragonabili a quelli del 2005, hanno del minimo assoluto in pre-crisi.

Osservando i due elementi, a fare peggio è la frutta: -2,3% (4,3 milioni di tonnellate), mentre gli ortaggi riescono a contenere le perdite (-1,6%, per 3,7 milioni di tonnellate).

Le specie frutticole pagano un calo generalizzato, (da -4% a -1%), in cui si salvano solo fragole, lieve crescita, e prugne e pompelmi, stabili. Al contrario, la lista dei peggiori vede in
primis mandarini (-30%), poi mele, pere, arance (-15%).

Riguardo la verdura, il podio del calo va a carciofi (-61%), cipolle (-30%) e pomodori (-19%). In netta controtendenza i migliori tre in crescita: fagioli (+69%), carciofi (+61%) e radicchi
e cetrioli (+31%).

Infine, uno sguardo sulla Grande Distribuzione Organizzata. La GDO concentra il 57% dei volumi degli acquisti; bene anche i discount, e decrescono mercati rionali e venditori ambulanti.

Matteo Clerici

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