Pizza: è sempre amata, ma meglio se da asporto

11 Marzo 2013
In tempo di crisi, una delle poche certezze è la pizza, sempre regina della tavola. Tuttavia, cambia il modo di consumo: meno seduti in pizzeria, più pizza da asporto.
A dare una visione generale del fenomeno, lo Scatolificio Martinelli di Somma Vesuviana, primo fondatore dell’Associazione Porta Pizza sicuro.
Come spiega Ciro Martinelli, titolare dell’azienda, la pizza è una sorta di alimento-rifugio, la cui accessibilità economica diventa preziosa in tempi di ristrettezza economica.
Se questa rimane fissa, muta il come: niente più pizzerie o ristoranti, più pizze a domicilio. Infatti, “Le vendite sono aumentate di circa il 15% perché le persone
preferiscono risparmiare e mangiare la pizza a casa”. Tipo più diffuso, la margherita (32 cm) in scatola, costo
Ed il diffondersi di tale modalità non è priva di rischi ed insidie: secondo Martinelli, alcuni tipi del cartone, usato per confezioni, a contatto con un alimento caldo potrebbe
favorire un’emigrazione di sostanze nocive.
Così, per coniugare profitto e qualità, lo Scatolificio Martinelli si è associato con lo Scatolificio Dasalcart, dando vita all’Associazione Porta pizza sicuro: obiettivo,
“Fare in modo che si vendano solo scatole per la pizza alimentare secondo i criteri stabiliti dalla legge”. Grazie al lavoro congiunto, lo Scatolificio farà si che le proprie pizze siano
inserite in cartoni a norma di legge.
Matteo Clerici