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Dalla Puglia, la pizza alla cannabis

Dalla Puglia, la pizza alla cannabis

By Redazione

Una pizza alla cannabis. Questa la creazione di un pizzaiolo pugliese di Grottaglie, in provincia di Taranto.

Questa la notizia presente nel Nuovo Quotidiano di Puglia, che spiega come l’alimento sia nato nella pizzeria Piccola Rudiae, i cui chef hanno utilizzato farina di canapa sativa.

Questa è legale (a differenza della canapa indiana, coltivazione vietata)  ed è benefica per la salute. La canapa sativa è infatti povera di carboidrati ma abbondante
in antiossidanti e proteine.  Viene  infatti impiegata per cosmetici, medicinali e nell’alimentazione, con farine adatte a diete particolari, specie per sportivi.

La pizza alla canapa sativa è uno dei 12 impasti presentati dall’App (Associazione Pizzaioli Professionisti, ex Associazione Pizzaioli Pugliesi) e recentemente inseriti nei corsi di
formazione sulle farine mixate ed impasti alternativi ed innovativi, che l’associazione ha organizzato in collaborazione con lo “Stab Lab project”, azienda di ricerca e sviluppo, consulenza,
formazione e servizi che opera nel mondo della panificazione.

Tale presentazione ha visto riunite personalità di spicco, come il presidente AppLuigi Stamerra ed il vicesindaco, nonché assessore alle attività produttive, Daniela
Diligente.

Secondo Stamerra, “Ci sono pizze che possono essere tranquillamente consumate da persone che hanno il diabete, il colesterolo alto, la celiachia, intolleranze al frumento, fino ad arrivare agli
sportivi, ai vegetariani e ai vegani, senza dimenticare i “golosoni” con le pizze dessert. In ognuno di questi casi, però, dobbiamo essere sicuri di servire un prodotto totalmente idoneo
al suo consumatore”.

Diligente rimarca la specialità della pizza in questione: “La nostra città è diventata un punto di riferimento provinciale per i pizzaioli. Il fatto che Grottaglie abbia
potuto ospitare la presentazione di un prodotto innovativo come quello della “pizza alla canapa sativa”, ci inorgoglisce. Esso rappresenta, come molti degli altri impasti presentati dall’App,
una rivoluzione alimentare che sta ad indicare una voglia di continuo cambiamento e miglioramento. Inoltre, evidenzia una sempre maggiore attenzione dei pizzaioli nei confronti della loro
clientela che ha esigenze sempre più specifiche. La pizza non è solo Napoli, ma comprende un intero mondo di lavorazioni alternative, per le quali la Puglia deve essere elevata”.

Matteo Clerici

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