Cupla Cremona: primo anno di lavoro
21 Dicembre 2007
Cremona, 20 Dicembre 2007 – “Chiudiamo questo primo anno di attività del Cupla Cremona con soddisfazione: è stato un anno di importanti progetti e di intenso lavoro, con
alcuni significativi obiettivi raggiunti e altri impegni già in programma per il futuro”. Con queste parole Antonio Borghesi, Presidente del Comitato Unitario che raccoglie le
Associazioni dei Pensionati del Lavoro Autonomo della provincia di Cremona, ripercorre le tappe iniziali di un viaggio che è ‘ripartito’ nel novembre del 2006.
“Il Cupla era nato già dal ’99, ma è solo dallo scorso anno che ci si è ritrovati, uniti dalla volontà di imprimere un reale slancio al Comitato, rendendolo
veramente un punto di riferimento per gli anziani del nostro territorio e, al tempo stesso, un interlocutore autorevole per le istituzioni – evidenzia Borghesi -. Alla fine del 2006, dunque,
abbiamo deciso di ridare vigore al Cupla. Trascorso un anno, credo di poter dire che si sia intrapresa la strada giusta, con energia e condivisione degli obiettivi. E i risultati non sono
mancati”.
Varie sono state le iniziative messe in campo, dagli incontri con i rappresentati istituzionali alla partecipazione a momenti di formazione organizzati a livello regionale.
“Una delle attività che più ci ha visti protagonisti è stata la raccolta firme a sostegno di due petizioni popolari: la prima per chiedere l’adeguamento del potere di
acquisto e dei minimi di pensione, la seconda per ottenere la cancellazione della discriminazione che esiste nei confronti dei pensionati ex lavoratori autonomi in materia di assegni familiari
– spiega Borghesi -. Con enorme soddisfazione possiamo dire che, certamente anche in virtù delle numerosissime firme raccolte, il primo obiettivo è stato raggiunto: si è
riusciti nell’intento di porre i pensionati da lavoro autonomo sullo stesso piano dei pensionati da lavoro dipendente. Con la legge 127 del 2007, quella relativa all’aumento riconosciuto alle
pensioni minime, ai pensionati da lavoro dipendente e agli ex lavoratori autonomi è stato attribuito lo stesso bonus. E’ stata un’importante conquista. Ancor più significativa, se
si considera che il Governo ha recepito un’altra nostra richiesta: quella di riconoscere l’aumento ragionando in termini di reddito individuale, anziché di reddito familiare. In
qualità di presidente del Cupla non posso che ringraziare i tantissimi cittadini che hanno firmato la nostra petizione”.
Rimane sul terreno, ancora tutta da giocare (e da vincere) la seconda istanza legata alle petizioni: quella che chiedeva di equiparare gli assegni familiari riconosciuti ai lavoratori autonomi
agli assegni attributi ai pensionati ex lavoratori dipendenti.
La tabella di marcia, per il 2008, è in parte già stilata. “Proseguirà, con grande energia, il nostro impegno nell’incontrare gli altri sindacati, Cgil, Cisl e Uil. Alcuni
colloqui si sono già svolti, altri sono in programma – rimarca Borghesi -. Creare un collegamento con le altre realtà che lavorano nell’interesse dei pensionati è per noi
prioritario. Abbiamo un obiettivo comune: operare per garantire una qualità della vita sempre migliore alle persone anziane. Ecco perché dobbiamo avviare un dialogo, valutando
possibili collaborazioni”. “Come ho più volte osservato, una priorità nella nostra azione è operare per garantire agli anziani la possibilità di trascorrere anche
gli ultimi anni della loro esistenza nelle case che hanno costruito, dove sono sempre vissuti – conclude il Presidente del Cupla -. Anche gli altri sindacati danno grandissimo valore a questo
obiettivo. E’ bene lavorare, tutti insieme, per consentire agli ammalati e agli anziani di ricevere assistenza e aiuto nelle loro case, in famiglia”.