Consiglio autonomie locali in Piemonte
3 Novembre 2007
Torino, 2 Novembre 2007 – A quindici mesi dall’istituzione del Consiglio delle autonomie locali (Cal), la Regione non ha ancora trovato il tempo di attivare questo importante istituto di
partecipazione di Province, Comuni e Comunità Montane all’attività regionale. Lo denuncia Pietro Francesco Toselli, consigliere regionale di Forza Italia, con un ordine del giorno
presentato a palazzo Lascaris per sollecitare una tempestiva iniziativa dell’assemblea.
“Occorre ricordare – dice Toselli – che il Consiglio delle autonome locali è stato previsto dalla riforma costituzionale del 2001, e quindi recepito nello Statuto varato dal Consiglio
regionale nel 2004, nel corso della precedente legislatura. Sono passati anni, ma finalmente nell’agosto 2006 è entrata in vigore la legge regionale che disciplina il Cal, rinviando
però a una successiva deliberazione dello stesso Consiglio regionale le modalità per l’elezione dei componenti. Ebbene, questo ultimo passaggio non è mai stato fatto, anche
se la legge prevede 60 giorni di tempo e invece ne sono passati 450!”.
Il Cal deve svolgere una importante funzione di raccordo tra assemblea regionale e autonomie locali, mentre invece oggi esiste solo la Conferenza Regione – Autonomie locali, che si relaziona
direttamente con la Giunta.
“Essendo il Consiglio l’organo che fa le leggi e definisce la programmazione – aggiunge Toselli – è in questa sede che il parere e il contributo dei sindaci sarebbe ben più
incisivo, rispetto alle decisioni che si devono assumere. E’ dunque urgente procedere all’avvio effettivo del Cal, con l’indicazione dei componenti previsti dalla legge. Ciò
permetterebbe l’insediamento dell’organismo ancora in questa legislatura, anche per una sperimentazione delle procedure di consultazione, che diverrebbero effettive nella prossima”.
Secondo la legge istitutiva il Cal sarà composto dai presidenti delle Province, dai sindaci dei capoluoghi provinciali, da cinque presidenti di Comunità Montane, due presidenti di
Comunità Collinari, 13 rappresentanti dei Comuni sopra i 5mila abitanti, 20 per i Comuni minori, oltre ai presidenti di Anci, Anpci, Lega Autonomie, Uncem, Upp.
Il documento, di cui Toselli è primo firmatario, chiede inoltre di prevedere in prima sede attuativa, “meccanismi elettivi semplificati che, pur nel rispetto del dettato dalla legge
istitutiva, consentano di definire procedimenti assembleari e di individuazione dei componenti, tali da assicurare tempi rapidi di attuazione e una selezione delle rappresentanze territoriali e
politiche secondo criteri democratici di disponibilità all’impegno e riconosciuta competenza”.