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COMO, CHIESTO STATO CALAMITA' PER PIOGGE PRIMAVERILI

By Redazione

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Luca Ferrazzi, ha approvato  la richiesta al Ministero per le Politiche Agricole  dello stato di calamità
per le piogge persistenti cadute questa primavera in provincia di Como.

Tra il 15 maggio e il 17 giugno, infatti, i temporali, talvolta anche di violenta intensità che hanno investito tutto il nord Italia, si sono abbattuti anche in provincia di Como,
ed in particolare su 30 Comuni, causando ingenti danni alle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra le quali frane, erosioni, smottamenti, crolli di murature,
intasamenti, dissesti della viabilità e rotture dei canali.

I 30 Comuni interessati sono: Bellagio, Brienno, Casasco, Colonno, Cremia, Dongo, Dosso del Liro, Faggeto Lario, Figino Serenza, Garzeno, Germasino, Gravedona, Livo, Montemezzo, Musso, Nesso,
Peglio, Pianello del Lario, Pigra, Sala Comacina, San Fedele d’Intelvi, San Nazaro Val Cavargna, Schignano, Sorico, Gera Lario, Stazzona, Consiglio di Rumo, Trezzone, Val Rezzo, Vercana.

I danni alle infrastrutture connesse all’attività agricola ammontano a 4.927.197 euro.

«Siamo intervenuti subito per affrontare una vera e propria emergenza – ha detto l’assessore Ferrazzi – e abbiamo lavorato sodo affinché le amministrazioni provinciali
individuassero, segnalandocele come da procedura di legge, le delimitazioni territoriali per i danni subiti dalle strutture e infrastrutture agricole non assicurabili secondo la vigente
normativa in materia. Sono cifre importanti – ha precisato Ferrazzi – che, va ricordato, non comprendono i danni diretti causati alle produzioni vegetali, assicurabili in forma agevolata e
quindi escluse da questo intervento compensativo. Ho la certezza che la sensibilità e la preparazione del Ministro Luca Zaia – ha concluso l’assessore regionale – lo porteranno a
riconoscere tempestivamente le nostre reali necessità, in modo da permettere alle aziende e ai servizi pubblici che vedono compromessa la loro piena produttività, di
riprenderla in tempi brevi».

Una volta decretato lo stato di calamità da parte del Ministero, ci saranno 45 giorni per presentare le domande e poter accedere così alle provvidenze previste dai due
decreti legislativi

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