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Cia di Ancona: subito interventi per i danni causati dai cinghiali

By Redazione

Il presidente della Cia di Ancona Evasio Sebastianelli insieme ad un folto gruppo di agricoltori della zona di Arcevia hanno incontrato nei giorni scorsi l’assessore all’Agricoltura e Caccia
della Provincia di Ancona dottor Sagramola per far conoscere, protestare ed avanzare proposte in merito all’annoso problema dei danni causati da cinghiali.

All’incontro, oltre l’assessore provinciale, erano presenti il direttore del Parco Gola della Rossa Esino Frasassi, l’assessore del Comune di Arcevia e un rappresentante dell’Atc An1.

Gli agricoltori presenti hanno dichiarato che sono stanchi di coltivare terreni per poi vedere le proprie produzioni completamente distrutte da «branchi» di cinghiali, e per tanti
di loro tali pesanti danni significano mettere in difficoltà economica l’intera azienda visto anche il fatto che spesso, chi dovrebbe risarcire il danno lo fa con forte ritardo e
riducendo notevolmente l’entità economica del danno stesso.

Dal presidente provinciale della Cia e dagli agricoltori, condiviso dalle autorità presenti, è emerso con forza che:
– l’agricoltura è un’attività economica dove intere famiglie traggono il loro unico reddito mentre la caccia è uno sport di conseguenza i cinghiali e/o cacciatori non
possono mettere in difficoltà chi dalla coltivazione dei campi vive;
– gli agricoltori non chiedono che gli vengano risarciti i danni ma assolutamente non vogliono i danni ed per questo motivo che chiedono che vengano intraprese tutte le iniziative possibili
(caccia di selezione, anticipo dell’apertura della caccia, ecc?) affinché questi non si verifichino;
– la Cia chiede che dalle zone non vocate al cinghiale (zona non montana) deve sparire completamente la presenza di cinghiali attraverso la loro massale cattura e continue battute.

– alcuni allevatori di ovini hanno fatto presente alle Autorità presenti che i lupi stanno facendo dei gravi danni hai greggi:
– il nuovo calendario venatorio preveda la cacciabilità anche degli storni;
– anche i cervidi «caprioli» risultano essere molto presenti e stanno creando anch’essi gravi e pesanti danni come pure gli istrici;
– alcuni agricoltori hanno fatto presente che è diventato pericoloso, soprattutto lungo le strade adiacenti i parchi transitare con auto o moto in quanto, durante le ore notturne le
stesse vengono attraversate da cinghiali e caprioli (a riprova di ciò nell’anno 2007 nella Regione Marche si sono verificati oltre 1000 incidenti con un ammontare complessivo dei danni
superiore ai 3 milioni di euro).

In conclusione la Cia di Ancona chiede una maggiore collaborazione fra tutti gli Enti, Regione, Provincia, Enti Parco, Atc, e cacciatori per modificare l’attuale situazione attraverso il
prolungamento del periodo di caccia al cinghiale, la modifica della legge regionale e dei piani siano essi regionali che provinciali che vedano prevalere i diritti e le richieste degli
agricoltori.

Mentre da subito è stata chiesta che la liquidazione dei danni avvenga in tempi più rapidi e con prezzi delle produzioni aggiornate oltre al fatto che bisogna intensificare le
battute di abbattimento dei cinghiali e attuare tutte le misure preventive per evitare danni alle culture.

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