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Chewing gum, pericolo perdita di peso e gastrite

Chewing gum, pericolo perdita di peso e gastrite

By Redazione

Esagerare con il consumo di chewing gum può avere conseguenze negative, come perdite drastiche di peso e gastrite.

Questo l’avviso di una ricerca dell’Ospedale Universitario Charitè (sezione Dipartimento di gastroenterologia) di Berlino, diretta dal dottor Juergen Bauditz e pubblicata sul “British
Medical Journal” (BMJ).

Lo studio inizia descrivendo i casi di due pazienti, presentatisi all’ospedale con problematiche simili. Il primo, una donna, soffriva da mesi di “diarrea e dolori allo stomaco” con un calo
sulla bilancia registrato in 11 chili. Anche il secondo malato, un uomo, era vittima di attacchi di diarrea, che avevano causato la perdita di 22 chili.

L’indagine dei sanitari ha evidenziato come all’origine del malessere vi fosse in entrambi i casi il consumo continuo di chewing gum: i soggetti che arrivavano a masticare 20 gomme al giorno.

Per la squadra di Bauditz “Masticare troppe gomme con dolcificante può provocare gravi perdite di peso e gastrite”. Tali prodotti, spiegano gli esperti, contengono il dolcificante
sorbitolo, in media 1,25 grammi a gomma.

Una dose di 5-20 grammi di sorbitolo, a seconda della sensibilità personale, provoca piccoli fastidi come crampi o gonfiore di stomaco. Se la quantità supera i 20 grammi i
disturbi possono essere più seri, come testimoniato dalla vicenda dei due fanatici tedeschi della gomme americane.

La ricerca ha suscitato la reazione difensiva dei produttori di chewing gum. I loro portavoce hanno protestato, affermando come “Il sorbitolo sia un prodotto sicuro” e che “Sui pacchetti
c’è comunque un avvertenza a non esagerare con il consumo di gomme sugar-free”. Tra i portatori di scudo spicca l’azienda britannica Wrigley, che evidenzia come sopra i suoi pacchetti
sia chiaramente presente l’avvertenza che un consumo eccessivo può avere effetti lassativi.

FONTE: Juergen Bauditz et al., “Severe weight loss caused by chewing gum”,BMJ 2008; 336: 96 doi:10.1136/bmj.39280.657350.BE (Published 10 January 2008)

Matteo Clerici

ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
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