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Cena di Gala a Food and Italy dedicata a Irene Pivetti e alla sua Fondazione LTBF

Cena di Gala a Food and Italy dedicata a Irene Pivetti e alla sua Fondazione LTBF

By Redazione

“Il settore agroalimentare e della valorizzazione dei prodotti del territorio è da sempre uno dei più esposti alla contraffazione e agli abusi, ma rappresenta anche, oggi
più che mai, l’orgoglioso biglietto da visita di una classe imprenditoriale fatta di uomini e donne che non accettano compromessi sulla pelle dei consumatori”.

Con queste parole Irene Pivetti, presidente onorario della Camera dei Deputati ma presente alla prima edizione di Food and Italy nella sua veste di ideatrice della fondazione Learn To Be Free,
aggancia immediatamente la platea di giornalisti e buyers che  attendono il suo arrivo a Città del Mare (Terrasini, Palermo). Il suo è un discorso che durerà
più di un’ora, navigando abilmente tra domande in italiano e in inglese, e che affronta con puntualità e determinazione le problematiche ma anche le aspettative di un settore,
quello agroalimentare, “che non solo non scende a patti con le circostanze eventualmente sfavorevoli, ma anzi risponde alla sfida dei tempi difficili con nuova e migliore attenzione alla
qualità dei prodotti e alla trasparenza dei processi produttivi”.

Prima di rispondere alle domande dei giornalisti italiani e internazionali (dagli Stati Uniti alla Germania, dal Giappone all’Estonia), Irene Pivetti ha voluto visitare la Mostra e
congratularsi con gli espositori  per l’alta immagine che stanno offrendo del made in Italy alimentare nel mondo ed anche con alcuni bayers.

Tante fotografie lungo il percorso, richieste di autografi ma soprattutto “calore umano”. “Ho visto volti che non si scordano – racconta ai giornalisti la Pivetti – simboli di tutte le aziende
italiane che si fanno ambasciatrici nel mondo non solo di uno stile di vita piacevole ma anche accattivante, in grado di conquistare culturalmente e spiritualmente mercato dopo mercato”.

Alle domande dei giornalisti sul modello di impresa che preferisce, la presidente della Fondazione ha poi risposto: “è quella che non esiterei a definire etica, in quanto rispettosa
delle norme internazionali e locali nell’interesse primario del consumatore. Il quale, molto prima di essere un cliente, è una persona da soddisfare, gratificare e coccolare.”

L’attenzione dei giornalisti si è poi soffermata sulle caratteristiche e le linee guida della Fondazione che Irene Pivetti presiede e che porta avanti, da circa un anno, un programma di
intervento sociale  e umanitario, per il diritto al lavoro e allo studio. “L’obiettivo della Fondazione – ha affermato – è quello di unire Solidarietà, Lavoro, Sviluppo: per
fare queste dialoghiamo con imprese e istituzioni promuovendo in tutta Italia e in alcuni paesi in via di sviluppo progetti mirati.

LTBF è un innovativo strumento di solidarietà sociale “B to B”, business to business. In qualità di società di consulenza no profit aiuta le aziende, soprattutto
piccole e medie, a crescere e a sviluppare il proprio business e, nello stesso tempo, a creare occupazione.”

La fondazione è stata la protagonista della serata di gala organizzata nelle splendida cornice del Lago dei fiori con la sua piscina illuminata e le gigantesche ninfee galleggianti, una
serata che ha visto episodi di generosità inaspettata, come quello dell’industriale modenese Claudio Aldrovandi della Dima (che produce macchine per la realizzazione di mozzarelle
tradizionali e di bufala) e che ha voluto personalmente aiutare l’istituzione promossa dalla Pivetti.

Alla cena di gala organizzata da Food and Italy 2009 hanno partecipato tra gli altri il presidente della provincia di Palermo, Giovanni Avanti, e i sindaci di Terrasini e Carini, le
località che hanno ospitato il primo incontro internazionale sulle eccellenze dell’agroalimentare.  

La manifestazione ha goduto del patrocinio del Ministro per le politiche agricole Luca Zaia.

Nota del Dott. Michele Marino della A.S.S.T.R.A.I.

“A nome dell’ASSTRAI e mio personale sono grato dell’ospitalità che ci è stata riservata, anche in conclusione della manifestazione, nel corso della conferenza di commiato.
Cordiali saluti, Michele MARINO”
 


LTBF: uno sguardo al sito

Per arginare almeno in parte la fuga di professionalità di alta qualificazione dall’Italia verso altri paesi occidentali, in particolare gli Stati Uniti, Learn To Be Free promuove il
progetto Master Mind Back, per incentivare l’inserimento professionale in Italia per gli studenti del nostro paese che si siano recati privatamente negli Stati Uniti per frequentare master in
Business Administration.
In questo modo gli studenti che lo desiderano potranno sviluppare l’attività professionale in Italia, salvaguardando la propria rete di relazioni personali ed affettive.
Inoltre si offre alle piccole e medie imprese italiane, in particolare delle regioni più svantaggiate, l’opportunità di giovarsi di quelle professionalità, determinando
così in molti casi un autentico salto di qualità nelle dimensioni, complessità e competitività delle aziende, con conseguente creazione di sviluppo economico, e di
nuova occupazione. Per valorizzare le capacità creative degli imprenditori italiani, ottimizzando il rendimento di brevetti ed invenzioni, LTBF sostiene progetti di innovazione
industriale e brevetti, finalizzati all’apertura di nuove linee di business, a condizione che su tali nuovi prodotti e mercati si crei nuova occupazione, in particolare per soggetti
svantaggiati.

LTBF è un “Programma di Intervento Sociale ed Umanitario”, nato nel 2008. Dal punto di vista dei contenuti, si definisce per una spiccata vocazione alla libertà, alla
consapevolezza del valore della persona (di ogni persona, in ogni circostanza), ed al rispetto delle norme e delle regole che la comunità sociale si è data per tutelare la propria
stabilità, nonché per favorire la propria crescita.
Dal punto di vista del metodo, LTBF interviene in particolare per favorire l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro, specialmente con riguardo ai soggetti svantaggiati per condizioni
sociali, culturali, economiche, anagrafiche ecc, valorizzando anche le competenze e l’opera di realtà associative già operanti sul territorio.
Inoltre, LTBF promuove il dialogo delle imprese con le istituzioni, non solo al fine di fare il miglior uso dei finanziamenti pubblici messi a disposizione per favorire lo sviluppo, ma si
propone anche di individuare strumenti normativi che pongano l’imprenditore sempre più in condizioni di perseguire, nello svolgimento della sua attività, quei valori etici oggi
irrinunciabili per una crescente quota di consumatori.

http://www.ltbf.it

Redazione Newsfood.com

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