Produttori-buyers, intesa perfetta a Food and Italy 2009

26 Maggio 2009
“Siamo entusiasti del rapporto che Food and Italy è riuscito e creare tra noi buyers e i produttori presenti in mostra. Un rapporto che ci ha permesso di osservare le realtà
produttive presenti in questa prima edizione dell’evento con quella tranquillità che spesso manca nelle fiere. I tre giorni fianco a fianco dei produttori, dalla mattina alla sera, hanno
offerto a tutti noi compratori una visione nuova di quello che potrebbe essere l’ideale rapporto sellers-buyers.”
Sono parole che il portavoce dei compratori internazionali convenuti a Città del Mare (Terrasini-Palermo) pronuncia con enfasi ma anche con una velata commozione nella voce. Nikhill
Asrani viene da lontano e rappresenta un’organizzazione che distribuisce prodotti di qualità in ben 110 città indiane. Per tre giorni ha visitato le postazioni dei produttori, ha
chiacchierato con loro, a volte con l’ausilio in un interprete, a volte direttamente in inglese. E torna nel suo paese con il ricordo di un evento che lo ha colpito per la ricchezza degli
eventi, per gli scenari che ha definito indimenticabili (dalla cena di gala a bordo piscina alla splendida passeggiata tra i templi di Agrigento). Come Asrani nel congedarsi dagli organizzatori
della manifestazione si esprimono gli altri buyers, che spesso hanno attraversato più paesi di lui per giungere in terra siciliana. E’ il caso di Weizhe Gao, compratore cinese per conto
del gruppo Olive Tree LTD, che non ha mai ritrovato la sua valigia (che probabilmente lo attende all’aeroporto di imbarco o in qualche altro scalo internazionale) e che per tre giorni ha girato
la mostra con la maglietta gadget di Food and Italy diventandone un testimonial internazionale.
“Mi sono trovato come in famiglia – ha raccontato ai giornalisti Mr Gao – mi sono sentito adottato dai produttori che non solo mi hanno manifestato una simpatia tutta italiana, ma che mi hanno
anche raccontato la loro voglia di conquistare nuovi mercati con i loro prodotti di qualità indiscutibile e soprattutto realizzati con grande trasparenza nei processi produttivi”.
Un ponte aperto quindi verso l’oriente come verso gli Stati Uniti, presenti in maniera massiccia, con i loro buyers, alla prima edizione di Food and Italy. L’elenco è lungo, da Lily Li,
vice presidente operativo della Merrill Lynch (l’organizzazione che con Bank of America indirizza i grandi acquisti nel mondo) a David Flaccomio (Stati Uniti ma anche Russia e Cina) a Will
Whitlow, consulente e buyer di una grande catena di negozi di qualità che vanno da New York a Washington.
Ma Food and Italy e tutti i partecipanti ricorderanno senz’altro con piacere la disponibilità e la professionalità di tanti altri operatori convenuti a Città del Mare da
John Parmigiani (Gran Bretagna) al collega Mark Thomas, fino a Bea Falk-Hansen (Danimarca) che ha fatto esultare un’espositrice con la richiesta di esclusiva dei suoi prodotti per il nord
Europa.