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Carlo Pellegrino & C. di Marsala, dal Passito al Marsala prodotte 7 milioni di bottiglie

Carlo Pellegrino & C. di Marsala, dal Passito al Marsala prodotte 7 milioni di bottiglie

By Redazione

Incontriamo al Vinitaly di Verona Caterina Tumbarello e Benedetto Renda, rispettivamente socio e amministratore delegato di Carlo Pellegrino & C. di Marsala, azienda storica fondata nel 1880
grazie allo spirito imprenditoriale di una famiglia di notai con la passione per la viticoltura, che si sono affermati come una delle più floride industrie enologiche di Marsala, fino ad
arrivare alla realtà di oggi, come una delle più importanti realtà enologiche della Sicilia. L’azienda, capitanata da Pietro Alagna, Presidente del Consiglio di
Amministrazione e Benedetto Renda, Amministratore Delegato, ha all’attivo oltre 22 milioni di euro di fatturato e più di 7 milioni di bottiglie prodotte. A 130 anni dalla sua fondazione,
che saranno festeggiati quest’anno con un grande evento gemellato con il 150ennale dello sbarco di Garibaldi, la Pellegrino ha 3 unità operative. Oltre alla storica cantina di Marsala, con
la capacità di 180.000 ettolitri ha una seconda in periferia, in contrada Cardilla, e dal 1992 la terza, nell’isola di Pantelleria, dotata delle più moderne tecnologie di
vinificazione, che ha permesso il rilancio dei famosi vini Moscato e Passito di Pantelleria. Numerosi riconoscimenti a livello internazionale, come la Gran Medaglia D’oro per il “Nes Passito di
Pantelleria Naturale Doc” e la Medaglia D’oro per il “Gorgo Tondo Nero D’Avola-Cabernet” al Concorso Internazionale di Bruxelles, ancora Medaglia D’oro con il “Marsala Vergine Riserva del
Centenario 1980” e Gran Menzione con il “Nes Passito di Pantelleria Naturale Doc” al 17° concorso Enologico Internazionale del Vinitaly. L’azienda organizza da sei anni il “Pellegrino Cooking
Festival”, nella spettacolare cornice delle Torri Pellegrino a Marsala, con rinomati chef e brillanti nuove promesse per promuovere la grande cucina italiana internazionale.

Com’è iniziata la storia delle vostre cantine?
“L’azienda – risponde l’amministratore Delegato Benedetto Renda – è nata nel 1880 e, quindi, quest’anno compiamo il 130ennale, che coinciderà con il 150ennale dello sbarco di
Garibaldi. Abbiamo in programma alcune manifestazioni importanti all’interno di un grande evento, che si svolgerà nella prima settimana di giungo. Ai festeggiamenti per la fondazione
sarà legato questo secondo evento storico, che è lo sbarco di Garibaldi in Sicilia. Molto probabilmente avremo come ospiti degli eredi di Garibaldi proprio qui a Marsala e stiamo
creando un accordo con le associazioni garibaldine d’Italia, per promuovere quest’ occasione. L’azienda è nata come azienda “marsalistica” nel 1880 dalla passione di un notaio, il
fondatore Paolo Pellegrino, negli anni in cui il Marsala era di grandissimo successo, presente su tutte le tavole più eleganti, raffinate e conosciuto in tutto il mondo. Siamo orgogliosi
che questa azienda storica sia riuscita ad essere tramandata di padre in figlio e oggi siamo arrivati alla quinta generazione. Anche se per quest’ ultima c’è stata una discendenza
femminile e il cognome Pellegrino purtroppo per le prossime generazioni si perderà, sentiamo già bussare alla porta la sesta generazione, che a brevissimo sarà presente in
azienda.”

Dottor Renda, dopo la Sicilia, quando e perché Pantelleria?
“L’interesse per Pantelleria è nato dalla curiosità dell’avvocato Paolo Emilio Pellegrino, uomo della terza generazione, che era stato a Pantelleria e aveva apprezzato questo
vitigno Zibibbo conosciuto da secoli, portato inizialmente dagli arabi, e poi continuato negli anni, che aveva delle caratteristiche molto particolari. Così già alla fine degli
anni ottanta nasce una prima idea che si concretizza nel 1991, quando viene costituita proprio la prima cantina a Pantelleria, che nasce con delle dimensioni limitate, ma che grazie al successo
del prodotto, il Moscato e il Passito, evolve con dei cambiamenti successivi fino ad arrivare ad oggi, con una capacità di 12.000 ettolitri di vino e prima realtà dell’isola. A
Paolo Emilio Pellegrino, che è stato il vero ideatore e quello che ha voluto veramente la cantina sull’isola di Pantelleria, il Comune l’anno scorso ha voluto dare un
riconoscimento, intitolando una strada a suo nome, quella dove sorge proprio la nostra cantina”.

Siete sempre molto attenti al posizionamento dei vostri vini sul mercato. Quali sono i criteri per i quali scegliete le linee di prodotti per affrontare le diverse realtà di
oggi?

“La scelta fondamentale è stata quella di dividere i marchi. Il marchio Pellegrino è stato sempre mantenuto per l’alta gamma dei nostri prodotti e per l’alta ristorazione, mentre
circa 30 anni fa, abbiamo ideato un altro nostro marchio, il Duca di Castelmonte, con l’obiettivo di differenziare la nostra offerta, gestendo i due marchi in binari paralleli, ma distinti.
L’obiettivo è sempre volto a promuovere e migliorare la qualità dei nostri prodotti, ma cercando di essere presenti in tutte le distribuzioni nazionali ed internazionali, sia come
grande distribuzione organizzata che nell’alta gamma di ristorazione.”

Quali sono i vostri principali mercati di riferimento?
“Il mercato estero è in forte sviluppo e ormai ha raggiunto il 35 per cento del fatturato dell’azienda, il nostro primo mercato è stato e rimane ancora l’Inghilterra, seguito da
Francia, Stati Uniti, Giappone e Svizzera. Oggi esportiamo in più di 40 paesi, compreso Giappone, Tailandia, Corea e chiaramente in tutti i paesi europei”.

Quest’anno ricorrono i 130 anni, progetti per il futuro?
“Per il futuro chiaramente vogliamo ancora crescere, 130 anni non sono una tappa di arrivo ma una tappa di transizione, cerchiamo di portare sempre più avanti l’azienda, puntando e
investendo ancora di più sull’estero. L’anno scorso abbiamo costituito una società d’importazione in Vietnam, è un piccolo seme, che speriamo fra qualche anno dia i frutti.
Stiamo cercando una collaborazione con la Cina, che si sta concretizzando proprio qui a Vinitaly, ci sarà bisogno di tempo, ma crediamo che sia un mercato che nei prossimi anni ci
darà grandi soddisfazioni”.

Mascia Maluta – Per gentile concessione di Pantelleria.com
Redazione Newsfood.com+WebTV

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