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Bologna: Sant'Orsola, tecnologia avanzata per diagnosi più accurate in oncologia

By Redazione

Bologna, 11 dicembre 2007 – Potenziato, con l’acquisizione di una terza Pet/Tc, il Polo tecnologico del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, la nuova strumentazione consente
indagini più accurate perchè può effettuare contemporaneamente l’indagine di medicina nucleare e l’esame TAC: questo consente di avere nello stesso momento informazioni
morfologiche e funzionali, particolarmente utili per valutare in modo preciso (e tempestivo) diversi tumori.

Con l’aumentare dell’esperienza e con lo sviluppo di nuovi radiofarmaci si stanno ampliando i settori oncologici in cui l’apporto della PET diventa determinante. Per cui, l’acquisizione di una
nuova apparecchiatura permetterà al policlinico di dare risposte più adeguate alle richieste della popolazione, in costante crescita sia in Emilia-Romagna che da fuori
regione.
«L’esame diagnostico Pet/Tc si è imposto in questi ultimi anni come indagine insostituibile in ambito oncologico consentendo diagnosi sempre più precoci e valutazioni
precise su diverse tipologie di tumori – ha spiegato Roberto Franchi direttore dell’Unità operativa di medicina nucleare- l’esame Pet consente il corretto inquadramento dei pazienti sia
nella fase di diagnosi e stadiazione, sia nella valutazione della fase terapeutica e successivamente nella fase di follow up».
Nei primi cinque anni di attività l’Unità operativa ha svolto circa 30.000 indagini, confermandosi uno dei principali centri in Italia e sviluppando attività di ricerca
clinica, attraverso trials nazionali e internazionali.

«La tecnologia è un elemento fondamentale per l’innovazione e la ricerca all’interno del servizio sanitario», ha osservato l’assessore alle politiche per la salute della
Regione Emilia-Romagna, Giovanni Bissoni, «in questo senso, la medicina nucleare del Sant’Orsola-Malpighi rappresenta un esempio di realizzazione concreta del principio di integrazione
tra sistema sanitario e Università ». Bissoni ha anche sottolineato come la tecnologia abbia peraltro bisogno di «una organizzazione ai massimi livelli» e che va
privilegiato sempre il concetto di «appropriatezza degli accertamenti», nell’ottica di » dare strumenti alle strutture e centralità al paziente».

La strumentazione è stata finanziata con il contributo della Fondazione Carisbo e della Fondazione Fanti Melloni.
Alla presentazione della nuova Pet/Tc erano presenti, inoltre, il preside della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Bologna, Sergio Stefoni, il direttore generale
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Augusto Cavina, il direttore del Dipartimento di ematologia, oncologia, medicina di laboratorio, Franco Walter Grigioni.

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