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BIRRE & BIRRAI: GLOSSARIO – M

BIRRE & BIRRAI: GLOSSARIO – M

By Redazione

Maerzen Vedi Märzen.

Magnum Bottiglia di formato grande, in genere da Champagne.

Maibock Variante stagionale della bock nella tradizione tedesca, “bock di maggio”. Compare a metà o nella tarda primavera per celebrare appunto questa stagione; ma spesso viene
consumata d’inverno. Si presenta chiara, luppolata e vivace, con l’inconfondibile nota maltata.

Malt Liquor “Liquore di malto” (detta anche qualche volta “doppio malto”), è la denominazione con cui negli Stati Uniti vengono qualificate le lager più forti. Il limite di
alcol varia da stato a stato (5,3-6%); e, in qualcuno di essi, i prodotti con tenore alcolico superiore al 5% devono presentare la dicitura “Malt Liquor” sull’etichetta. Sono bevande a buon
mercato, talora ottenute aggiungendo a birre leggere di mais enzimi e tanto zucchero per favorire lo sviluppo dell’etilico. Il corpo risulta leggero, scarso il contenuto di luppolo; mentre il
gusto si avvicina più a quello delle ale che non delle lager. Non si tratta comunque di una specifica tipologia birraria.

Maltosio Disaccaride che si ottiene per idrolisi dell’amido da parte dell’amilasi. Costituisce lo zucchero più importante derivato dal malto.

Malzbier o Malztrunk Nei paesi di lingua tedesca (Malzbier “birra di malto”, Malztrunk “bevanda di malto”), è un prodotto analcolico scuro e poco fermentato. Si ottiene da mosto
per birra con aggiunta di fruttosio, caramello e anidride carbonica.

Malztrunk Vedi Malzbier.

Märzen o Maerzen Originaria di Monaco, si è diffusa anche in altre regioni tedesche. Tradizionalmente veniva preparata a marzo (März) e invecchiava sino a fine
settembre-inizio ottobre; oggi invece per la sua fabbricazione si aspetta proprio la fine di settembre. E’ la “regina” della famosa festa monacense, per cui la denominazione alternativa,
“oktoberfest”; anzi, talvolta sulla stessa etichetta compaiono entrambe. Si tratta di un prodotto a fermentazione bassa, con alto contenuto di malto e gradazione alcolica (5,3-5,9%) un po’
più sostenuta rispetto alle normali lager. Il colore ambra acceso, da quando la birra scura ha perso popolarità in Germania, si è schiarito (un giallo pieno); mentre
prendono sempre più piede le più chiare festbier della stessa forza. In Austria il termine “märzen” non si riferisce alla tipologia bensì alla gravità, e
designa la birra che corrisponde alla nostra “normale”. In America invece lo stile märzen viene qualificato come “octoberfest”.

Merletti di Bruxelles Vedi Aderenza della schiuma.

Merletti irlandesi Vedi Aderenza della schiuma.

Microbirreria Vedi Mocrobirrificio.

Microbirrificio o Microbirreria Neologismo per indicare i birrifici di piccole dimensioni di recente fondazione, in genere dopo gli anni ’70 del secolo scorso. In origine avevano una
capacità produttiva annua inferiore ai 2500 ettolitri; ma, a partire dalla fine degli anni ’80, in considerazione del crescente sviluppo, tal soglia è stata portata a 12 500
ettolitri. Talvolta dispongono anche di un proprio locale di mescita e di somministrazione al pubblico; il grosso delle vendite comunque si realizza su unità esterne (altre birrerie o
pub tradizionali, ristoranti, enoteche, distributori all’ingrosso).

Mild Vedi Pilsener.

Mild Ale Ale inglese “mite”, con riferimento alla scarsa luppolatura. Un tempo era la bevanda dei minatori e della classe operaia, vuoi perché corroborante vuoi perché meno
cara delle altre birre. Si presenta leggera, delicata, con gusto dolce tipico del caramello (g.a. 3,2-4%). Ne esistono due versioni: la “dark”, quella attualmente più diffusa, marrone
scuro, per cui è detta “birra leggera scura”; la “pale”, più chiara, di colore ramato.

Mild Stout In Belgio, è la sweet stout.

Milk Stout Vedi Sweet Stout.

Mirabelle Lambic aromatizzata alla prugna.

Miscelate (Birre -) Dette in inglese “beer-mix”, sono quelle derivate dalla miscelazione di una birra base con altre bevande. Queste ultime possono anche essere alcoliche, come il sidro
(in inglese, cider), tipico della tradizione francese e anglosassone (ricavato dalla fermentazione della frutta, in particolare mele): e abbiamo la “cider beer”. Ma per lo più si tratta
di bibite analcoliche, e si ottiene così la “beer cooler” (in inglese, “birra rinfrescante”), con una funzione d’uso più specificatamente dissetante. Molto diffuse sono le
combinazioni “birra & gassosa” o “lemon beer”, chiamate, rispettivamente, nella tradizione tedesca, “radler”, e, in quella francese, “panaché”. E, dopo la recente apparizione delle
varianti alla cola, ai succhi di frutta, ecc., dagli Stati Uniti è arrivata l’ultima novità, “energy beer”, bevanda a base di birra arricchita con ingredienti energetici
(caffeina, taurina, guaraná, ginseng, aromi di frutta).

Mit Hefe Vedi Weizenbier.

Morbidezza Sensazione tattile che si coglie percependo una gradevole, vellutata rotondità, in mancanza di ruvidezza. E’ data dagli zuccheri non fermentescibili (destrine), alcoli,
polialcoli, colloidi, gomme, resine. La morbidezza diminuisce col crescere dell’amaro e dell’acido.

Münchener/Münchner Classica lager di Monaco. In passato era famosa quella scura, l’unica, tanto che veniva chiamata “birra tipo monaco”. Oggi è più diffusa la
versione chiara. La münchener si contraddistingue per il sapore fortemente maltato e un aroma poco luppolato. La “dunkel” è di colore dall’ambrato scuro al marrone (g.a. 4,5-5%); la
“hell”, dal giallo pallido al dorato (g.a. 4,5-5,5%). Spesso le münchener vengono indicate soltanto con gli aggettivi “dunkel” e “hell”.

Münchner Vedi Münchener.

Antonio Mennella

Estratto da: (GLOSARIO)

BIRRE & BIRRAI IN ITALIA E NEL MONDO – Editrice Taro 2009 

Autore: Antonio Mennella per NEWSFOOD.COM

(3 Volumi, oltre 1500 pagine, opera in allestimento, stampa prevista per giugno 2009)

 

Aggiornamenti e commenti verranno pubblicati su NEWSFOOD.com nella apposita rubrica in allestimento “Birre&Birrai” curata dall’autore in esclusiva  per Newsfood.com

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