Biologico: la Regione rassicura gli agricoltori del Mugello
21 Gennaio 2008
Firenze – «La Regione Toscana sostiene l’agricoltura biologica e fa di tutto per valorizzare il settore che considera fra quelli prioritari in Toscana» l’assessore regionale
all’agricoltura Susanna Cenni ci tiene a rassicurare gli agricoltori del Mugello, le loro associazioni di categoria e i sindaci della zona che hanno lanciato l’allarme sulle misure che
riguardano il biologico in Mugello a valere sul piano di sviluppo rurale 2007-2010.
«Il piano di sviluppo rurale – spiega l’assessore – è uno strumento che la Regione negozia con l’Unione Europea. Rispetto alle proposte avanzate dalla Regione, la Commissione ha
apportato in alcuni casi delle modifiche, ribassando alcuni premi, mentre in altri casi ne ha sospeso la definizione in attesa di approfondimenti. Da parte nostra – assicura l’assessore
regionale – il sostegno al settore biologico è massimo e non dipende da noi, nella maniera più assoluta, se la Commissione ha operato alcune modifiche. In ogni caso noi siamo
impegnati a fornire tutti gli approfondimenti, laddove richiesti, e ad operare in modo da mantenere i finanziamenti alle aziende sull’ammontare che già ricevevano e che noi avevamo
richiesto.» Il messaggio dell’assessore è teso a rassicurare gli agricoltori toscani anche sul fronte dei paragoni con le altre regioni. «Non solo non c’è un
abbassamento d’attenzione della Toscana sul biologico – continua Cenni – ma i nostri premi sul biologico continuano ad essere fra i più alti in Italia.» Sulla linea di condotta che
vede impegnata la Regione, l’assessore spiega che si sta operando in due modi. «Intanto – chiarisce – lavoriamo sulle priorità e daremo maggiore peso al biologico nei nostri bandi,
in modo da salvaguardare il settore.
Per quanto riguarda i castagneti in particolare – spiega infine – abbiamo già parlato con i castagnicoltori e loro sanno già che adotteremo un meccanismo che consentirà
loro di fare domanda già nel 2008 e di avere fin dal 2009 i finanziamenti. Una volta fatta la domanda – spiega ancora – il finanziamento viene poi erogato in modo automatico per 5
anni.» Secondo i calcoli delle strutture regionali dunque le aziende del Mugello che operano nei castagneti biologici, che risultano un centinaio nel 2005, avranno sostanzialmente
inalterato il flusso dei finanziamenti, visto che la domanda fatta nel 2004 serve a coprirle fino a tutto il 2007. Per quelle che faranno la richiesta per la prima volta nel 2008, poche
unità, rimarrebbe invece scoperta soltanto una annualità. «Vorrei rassicurare una volta di più sia gli agricoltori che gli amministratori – conclude Cenni – anche se
pensavamo di aver ben chiarito le cose durante i colloqui già avuti, sul buon esito delle azioni che abbiamo avviato con l’Unione Europea. In ogni caso una prima verifica si avrà
prestissimo, dal momento che il 25 gennaio i funzionari Ue saranno a Firenze per la riunione del comitato di sorveglianza sul Psr. »
Infine si ricorda che proprio il Psr, il piano di sviluppo rurale, prevede cospicui finanziamenti per la castanicoltura, volti al rinnovamento degli impianti, alla ristrutturazione di vecchi
castagneti e alla lotta fitosanitaria verso le malattie che colpiscono le piante, con contributi che arrivano a coprire fino al 70 per cento del costo dell’intervento.