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Asia, il sud-est è “Mercato emergente” per il made in Italy

Asia, il sud-est è “Mercato emergente” per il made in Italy

By Redazione

Tra le varie zone del mondo, il sud-est asiatico è uno dei mercati più interessanti. La combinazione tra sviluppo economico e desiderio di merce di lusso fa dell’area uno dei
bersagli principali per le aziende dell’agroalimentare nostrano.

Occasione giusta per parlarne, “Cibus Export Seminar – Focus Asean & Sud Est asiatico”, in corso a Fiere di Parma, che ha visto l’intervento di rappresentanti delle istituzioni, aziende
alimentari e 13 compratori dell’Asia.

In base ai dati presentati, nella prima parte del 2012 l’export Made in Italy in Asia ha superato i 200 milioni di Euro con un aumento del 15,5% rispetto ad un anno prima.

Esempio perfetto, i Paesi dell’Asean, in cui la crescita è ancora maggiore, stimolata anche dalla previsioni OCSE, che ipotizza una crescita media che va dal +5,1% della Malesia al
+6,9% della Cambogia.

Allora, il mercato orientale presenta grandi opportunità, ma anche ostacoli rilevanti.

Tra questi ultimi, spiccano le barriere doganali, le lentezze burocratiche e, sopratutto, le differenze religiose e di gusto.

Ad esempio, l’Italia ha una grande tradizione coi salumi, che in Asia però sono poco amati, per motivi religiosi (la presenza di consumatori islamici) e di gusto. Oppure, le
caratteristiche biologiche: i cittadini del sud-est digeriscono con fatica la caseina dei formaggi freschi od i tannini del vino rosso.

Tra i fattori di facilitazione, l’interesse per la dieta mediterranea ed i prodotti dal nome più conosciuto: valido apripista è così la pizza, anche se alcuni la ritengono
made in USA, dato l’alto numero di pizze surgelate provenienti da tale stato.

A dare numeri e prospettare, Annibale Pancrazio, vice presidente di Federalimentare: “Il nostro export alimentare in quest’area è in costante crescita e nei primi sette mesi del 2012 ha
sfiorato la quota di 205 milioni di euro, con un aumento del +15.5% sullo stesso periodo del 2011. In particolare, la Thailandia e’ uno dei paesi più promettenti: nei primi sette mesi
del 2012 l’export su questo mercato ha raggiunto la quota di 31,6 milioni di euro, con una crescita del +31,1%, mentre nel 2011 l’export alimentare italiano sul mercato thailandese ha
raggiunto la quota di 46,3 milioni, con un aumento del +26,2% sull’anno precedente. Per questo insieme a Fiere di Parma favoriamo la partecipazione a Thaifex 2013, dove le nostre aziende
potranno misurarsi con le potenzialità di un mercato ancora in parte inesplorato”.

Gli fa eco il collega Antonia Cellie, ad di Fiere di Parma: “Anche nel primo semestre 2012 i tassi di sviluppo dell’Industria Alimentare nell’area ASEAN si confermano tripli rispetto a quelli
già eccellenti del settore (+ 30% rispetto al + 8% worldwide): ciò conferma l’intuizione di Federalimentare, Fiere di Parma e Koln Messe di puntare su questi mercati
co-organizzando a maggio 2013 la piu’ importante fiera dell’area: il Thaifex di Bangkok”.

Matteo Clerici

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