Alitalia, Formigoni: «scelta sbagliata che impoverisce il Paese»
28 Dicembre 2007
Milano, 27 Dicembre 2007 – «Quello di Alitalia è un tema decisivo per il nostro futuro e per la nostra competitività, se si sbaglia la scelta dell’acquirente si
impoverisce il Paese», è partito da questo concetto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo oggi, in una conferenza stampa, sul futuro di Alitalia.
All’incontro hanno preso parte anche la vicepresidente Viviana Beccalossi, l’assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, e l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele
Cattaneo.
«Noi chiediamo – ha aggiunto Formigoni – che le condizioni di vendita di Alitalia non siano legate esclusivamente al valore delle azioni, ma a precisi impegni che l’acquirente si
assumerà riguardo all’accessibilità internazionale e intercontinentale di un Paese, l’Italia, che per l’economia, per il turismo, per il futuro occupazionale, necessita di
connessioni dirette e veloci».
«La scelta finale, quella giusta – ha proseguito il presidente – deve garantire più sviluppo per tutto il Paese: ciò può avvenire solo attraverso un percorso
trasparente e condiviso. Si mettano dunque nero su bianco gli impegni e le carte. Quindi i piani industriali dei concorrenti siano di dominio pubblico. Da questo punto di vista il comunicato di
Alitalia sulla proposta di Air France è un miracolo di ambiguità: molte pagine per non dire quasi nulla».
«Il Governo – ha detto ancora Formigoni – ha un dovere superiore al Consiglio di Amministrazione di Alitalia: la decisone riguarda l’intera nazione. La Lombardia vuole avere una parte
rilevante in questa discussione, noi ad esempio chiediamo dallo scorso 29 agosto la convocazione del Tavolo Milano, sono trascorsi quattro mesi e ancora non è accaduto nulla. Difendere
Malpensa significa soprattutto tutelare i diritti dei cittadini che volano».
«In tal senso – ha quindi proseguito Formigoni – chiediamo che siano specificati in maniera chiara i piani industriali, i capitali investiti, il potenziamento della flotta e le scelte che
riguardano l’aspetto occupazionale, i posti di lavoro che si intendono confermare o sacrificare».
«Impegnarsi a mantenere un livello appropriato di servizio», come sostiene Alitalia citando il piano di Air France , secondo il presidente Formigoni «non è sufficiente,
è generico. Noi invece vogliamo conoscere nel dettaglio numeri e cifre».
«Il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta – ha continuato Formigoni – parla, ad esempio, di due nuovi aerei all’anno per rinnovare la flotta di Alitalia, un numero decisamente
insufficiente vista la sua obsolescenza. Altri concorrenti hanno, invece, parlato di due nuovi aerei al mese.
Insomma, si vada a vedere con chiarezza cosa garantisce l’uno e cosa l’altro».
«A me sembra che il piano di Air France sia di dubbia utilità e danno per il Paese perché mira a preservare la concorrenzialità degli hub di Air France (Parigi e
Amsterdam) regalando qualcosina ad Alitalia solo nel profondo sud. Infatti si parla di Fiumicino ma non del suo sviluppo mentre si parla di sacrifici per Malpensa».
E a chi chiede maggior liberismo Regione Lombardia ricorda che in questo settore il mercato è iperprotetto, visto che sono gli Stati a decidere e definire le politiche che lo regolano.
«Colpire Malpensa significa colpire i cittadini del Nord – ha detto la vicepresidente della Giunta, Viviana Beccalossi -. Sembra quasi che questo Governo quando può fare un torto
alla Lombardia, lo faccia volentieri. E non mi riferisco solo a Malpensa ma anche ad altre partite economiche.
Attenzione, non dimentichiamo mai che difendere Malpensa significa difendere non un singolo territorio, ma l’intero ‘sistema Italia’ e quindi un modello imprenditoriale, oltre che i cittadini
che volano e una risorsa per noi fondamentale come il turismo».
«Per troppi anni si è tenuto in piedi – ha sottolineato l’assessore Davide Boni, in riferimento ad Alitalia – un sistema che non aveva gambe per reggersi. E oggi per cercare di
salvarlo si gioca sulla pelle di una realtà, Malpensa, su cui noi abbiamo sempre e solo continuato ad investire e che proseguiremo a potenziare con interventi diversi. A questo punto
anche il mondo economico del Nord deve dare un segnale forte a difesa della nostra posizione».
«Il Governo faccia vedere le carte e sia più concreto in termini di proposta industriale – ha infine detto l’assessore Raffaele Cattaneo -. Solo attraverso una vera e propria
operazione trasparenza potremo effettuare la scelta migliore. Nel settore del trasporto aereo, come ha anche ricordato il presidente Formigoni, il mercato non è libero ma è
regolato dagli Stati: non ci vengano dunque a dire che la politica deve stare fuori da decisioni importanti come il futuro di Alitalia».