Acque dolci a Punte Alberete e Valle Mandriole
29 Dicembre 2007
Ravenna, 28 Dicembre 2007 – Il progetto del bacino di fitodepurazione per Punte Alberete, che il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale sta realizzando con grande cura ,
è stralcio di un più esteso programma che la Provincia di Ravenna e il Parco del Delta del Po hanno presentato alla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del progetto Gestione
Integrata delle Zone Costiere, ottenendo un finanziamento di 205mila euro e impegnandosi a cofinanziare a livello locale ulteriori 75mila euro.
«Il programma – precisa Eugenio Fusignani, assessore provinciale ai parchi – dal titolo Progetto di conservazione degli habitat palustri dulciacquicoli del complesso Punte Alberete,Valle
Mandriole, Bardello, viene gestito dal Parco Delta del Po, che ha affidato la progettazione degli interventi di fitodepurazione al Consorzio di Bonifica e altri interventi di sistemazione della
rete e dei manufatti idraulici al Servizio Tecnico di Bacino dei Fiumi Romagnoli, sede di Ravenna. Alcuni interventi sono già stati realizzati, come la chiavica di scarico delle acque di
Punte Alberete. Tra le iniziative del programma, strategico è il ruolo del tavolo dell’acqua, cui partecipano tutti gli Enti e i soggetti, pubblici e privati, aventi titolo nella
gestione del sito e delle acque dolci superficiali; il tavolo ha come obiettivo quello di trovare un accordo atto a garantire, nel tempo, un sufficiente apporto di acque dolci a tutto il
pregiato complesso palustre».
Proprio per quest’ultimo importante obiettivo, Fusignani, ha trasmesso ai colleghi assessori della Regione – Sicurezza Territoriale Difesa del Suolo e della Costa Protezione Civile, Marioluigi
Bruschini; Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Lino Zanichelli – una richiesta di concedere una presa d’acqua autonoma e a titolo non oneroso per Valle Mandriole. La presa dovrà essere
progettata in modo da costituire anche un mezzo di prevenzione del rischio idraulico, adatta a far svolgere alla zona umida il ruolo strategico di cassa di espansione delle acque di piena del
fiume Lamone, corso d’acqua attualmente sprovvisto di tali bacini di esondazione d’emergenza.