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Veneto: Pianificazione territoriale «Luigi Piccinato»

By Redazione

Legnago (Verona), 14 Dicembre 2007 – La Federazione Coldiretti di Venezia per la categoria Amministrazioni con il progetto «Il Passante Verde – Studio per la riqualificazione del
territorio attraversato dal Passante autostradale di Mestre», lo Studio ArchPiùDue di Vigonza tra gli operatori professionali con il progetto «Una rete tra le emergenze –
interventi a Stanghella e Vescovana (PD)» e gli architetti Stefano Frigo, Andrea Contin e Silvia Campesato con il progetto «I molini di Mossano» sono i vincitori della terza
edizione del Premio per l’Urbanistica e la Pianificazione Territoriale «Luigi Piccinato».

Il Premio, istituito dalla Regione nel 2005 per promuovere i progetti, gli studi, i processi amministrativi e gli interventi pubblici o privati che hanno come obiettivo quello di tutelare,
valorizzare e arricchire la qualità delle città e del territorio veneto, è stato dedicato a Luigi Piccinato nativo di Legnago (VR) e considerato uno dei più grandi
urbanisti italiani che contribuì alla redazione dei piani urbanistici di decine di città italiane, tra cui Roma, Napoli, Padova e Venezia e straniere, in Turchia, Argentina e
Algeria.

La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi al Teatro Salieri di Legnago alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon, del sindaco di Legnago
Silvio Gandini, del portavoce del Presidente della Regione del Veneto Franco Miracco, del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Verona Arnaldo Toffali, dell’arch. Bruno Dolcetta, docente
IUAV e Presidente del Comitato scientifico del Premio e dell’arch. Renata Codello Soprintendente ai Beni ambientali architettonici di Venezia e laguna e Presidente della Giuria del Premio. La
cerimonia di premiazione è stata preceduta da un dibattito sul tema del rapporto tra architettura e territorio nel corso del quale, tra i vari interventi, è emersa la comune
teoria che questi sono termini di un’unica realtà che contribuisce alla costruzione dello spazio dell’uomo e quindi della qualità della sua vita. «In questi ultimi anni – ha
ricordato l’assessore Marangon – il Veneto ha vissuto sul piano normativo urbanistico una sorta di rivoluzione, nella quale le amministrazioni locali, su delega regionale, hanno assunto tutta
la responsabilità della gestione dei loro territori con la partecipazione attiva e diretta della comunità».

Un cammino politico che la Regione del Veneto ha avviato affermando la cultura di un nuovo equilibrio tra sviluppo e qualità della vita con il quale correggere i mali creati nell’epoca
del recente sviluppo sfrenato. Franco Miracco nel suo intervento ha messo in evidenza il fatto che in questi ultimi anni la cultura del paesaggio e del bene paesaggistico ha fatto molti passi
in avanti grazie anche a significative esperienze politiche. Una cultura, ha precisato, che soprattutto nel nostro Veneto, si è affermata non solo nelle grandi città, ma anche nei
piccoli centri storici. Miracco ha infine ricordato l’impegno del Presidente Galan di arrivare al più presto ad un accordo con la Soprintendenza per la definizione di un Piano
Paesaggistico Regionale. Il progetto della Coldiretti, vincitore tra le Amministrazioni, ha voluto affrontare il tema della realizzazione del Passante di Mestre nell’ottica della sua
trasformazione da vincolo ad opportunità per il territorio che attraversa. Le motivazioni del Premio, infatti, sottolineano che il progetto dell’infrastruttura è accompagnato –
caso raro – da un vero e proprio progetto di paesaggio che crea «nuovo paesaggio» e diventa godibile per chi lo percorre. Il rigore del metodo adottato, ha prodotto un progetto di
grande qualità, capace di prendere in considerazione ogni variabile in gioco. Il lavoro deriva da una solidarietà fra tutti i soggetti coinvolti e, con l’apporto di un ente come
la Coldiretti, assume significato di grande rilievo.

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