Verdura, uova e legumi. La dieta degli anziani, per salvare salute e risparmi

19 Novembre 2012
E’ possibile unire dieta sana e salute, anche per i soggetti deboli, come gli anziani. Ecco allora la dieta degli anziani, creata dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria.
Ad attivare gli esperti, i problemi della terza età, spesso in bilico tra difficoltà economiche e potenziale malnutrizione. In base alle statistiche, oltre 6 milioni di vecchietti
ammettono di arrivare con difficoltà alla terza settimana del mese. Essi tendono allora a risparmiare sulla spesa, scelta rischiosa: una dieta povera aumenta la probabilità di
malattie e di ricovero in ospedale (+25%).
Allora, in occasione del prossimo congresso di Milano (21-24 novembre), gli studiosi SIGC danno le loro indicazioni.
Essi partono dalle statistiche, secondo cui gli anziani italiani sono carenti di 300 calorie in media, in quanto le loro fonti (pesce e carne) sono considerati troppo care. Allora, via libera a
fonti alternative: in primis legumi, fagioli, ceci e lenticchie, poi noci e frutta secca. Promossi anche frutta e verdura di stagione, assieme ai latticini di produzione locale, come mozzarella
stracchino, o ricotta. Da non trascurare la carne, da assumere sotto forma di carni bianche.
Secondo il dottor Giuseppe Paolisso, presidente SIGG, con questa dieta “Si può arrivare a risparmiare in media 50 euro al mese, senza però compromettere la salute e anzi favorendo
il profilo di rischio cardiovascolare”.
A prova di questo, il medico cita una ricerca condotta su 60 anziani, Sottoposti alla dieta SIGC, i volontari hanno visto ridurre pressione e trigliceridi e migliorato il rapporto tra
colesterolo buono e cattivo. Infine, il loro indice di massa corporea era scesa di un punto, da 27.8 a 26.6.
Matteo Clerici
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