Venezia: L’Insalata di Lusia diventa ufficialmente IGP

26 Novembre 2009
Venezia – Da oggi c’è ufficialmente una nuova Indicazione Geografica Protetta per le produzioni orticole del Veneto. E’ l’Insalata di Lusia IGP, per la quale nella Gazzetta
ufficiale dell’Unione Europea L 311, è stato pubblicato il Regolamento 1137, firmato dal Commissario Mariann Fischer Boel, che autorizza la registrazione della denominazione.
“Questa nuova IGP conferma il Veneto – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – come il più ricco e variegato orto di qualità del mondo, con
produzioni certificate che comprendono anche radicchi, asparagi, fagioli e, a breve, quasi certamente anche l’aglio. Per il Polesine, poi – ha aggiunto Manzato – l’Insalata di Lusia riconosce e
ribadisce la vocazione di un territorio dalle caratteristiche davvero particolari, che ne hanno fatto un luogo di produzione di meritata fama. “Poesie”, ha giustamente definito le nostre
produzioni a denominazione il presidente Giancarlo Galan, e “poeti” coloro che le producono. Condivido questo pensiero, rivolto a coloro che sono anche gli interpreti della cultura del
territorio, capaci di coniugare lavoro, tradizione, innovazione e qualità, esprimendo una civiltà e una capacità fatta di valori: i valori del Veneto, le sue salde radici,
fondamenta del futuro”.
L’Insalata di Lusia IGP riguarda le due varietà Cappuccia e Gentile prodotte secondo le indicazioni del disciplinare nei comuni polesani di Lusia, Badia Polesine, Lendinara, Costa di
Rovigo, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo e Rovigo e nei comuni padovani di Barbona, Vescovana e Sant’Urbano. Il prodotto si presenta con fusto corto, molto carnoso, di gusto croccante e
fresco, ma morbido per l’assenza di fibrosità.
Al gusto è percettibilmente sapida, al punto da rendere superfluo il condimento con il sale, in conseguenza della presenza nei terreni di abbondanti sali minerali. Le qualità
dell’Insalata di Lusia IGP sono insomma strettamente legate alla zona geografica e alla particolare combinazione di alcuni fattori pedoclimatici del territorio di produzione, caratterizzato
dalla presenza di uno strato superficiale di sabbie portate dalle numerose alluvioni, causate in periodi pre romanici e nell’Alto medioevo dallo straripamento di alcuni rami del Tartaro e in
periodo medioevale e moderno dalle rotte dell’Adige. Su questa sabbia, unificata da un secolo di vegetazione spontanea, viene piantata l’insalata di Lusia, più ricca delle altre in
contenuto di potassio e calcio.
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