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Venerdì 3 aprile diremo addio ai termometri al mercurio

Venerdì 3 aprile diremo addio ai termometri al mercurio

By Redazione

Sono tra gli oggetti familiari in ogni casa, presenza fissa sul comodino durante l’influenza per grandi e piccini, strumento affidabile ma anche “manipolabile” da chi voleva simulare una febbre
per evitare la scuola. Ma hanno le ore contate. Scatta venerdi’ 3 aprile, infatti, il divieto di commercializzazione dei termometri al mercurio, che non potranno piu’ essere prodotti ne’
venduti in Italia.

Entra in vigore il decreto ministeriale del 30 luglio 2008, in attuazione di una direttiva CE emanata per evitare che i termometri finiscano tra i rifiuti e cosi’ pure il mercurio, ritenuto
dannoso per l’ambiente e, a lungo termine, per la salute umana.

Il decreto inserisce tra i prodotti vietati contenenti mercurio i termometri per la misurazione della temperatura corporea, ma anche manometri, barometri, sfigmomanometri.

Per queste ultime categorie, tra cui lo strumento piu’ frequente e’ il misuratore della pressione al mercurio, scatta pero’ una sorta di moratoria: saranno vendibili fino al 3 ottobre,
dopodiche’ la Commissione esaminera’ la disponibilita’ di alternative affidabili e piu’ sicure (nonche’ economicamente accessibili).

Per i termometri, tuttavia, e’ pronto il requiem, anche se quelli conservati in milioni di case italiani sono ovviamente ancora utilizzabili.

Ma dal 4 aprile cosa trovera’ un cittadino in farmacia? “Le alternative sono molte e valide – rassicura Annarosa Racca, presidente di Federfarma – dai dispositivi digitali a quelli a raggi
infrarossi. Non si rompono, durano di piu’ e sono affidabili. E ormai quasi tutti costano quanto i termometri al mercurio, cioe’ attorno ai 5 euro. Certo ci sara’ nostalgia per i vecchi
termometri, ma presto i cittadini capiranno i vantaggi delle nuove tecnologie, anche per la sicurezza dei propri bambini”.

Non e’ raro sentire testimonianze su presunte “discrepanze” tra la temperatura segnata dai termometri al mercurio e quella dei loro successori piu’ moderni, ma anche i medici di famiglia
lanciano un messaggio tranquillizzante: “Non c’e’ dubbio – spiega Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg – il termometro al mercurio e’ sostituibile, se ci sono scarti sono minimi e
non compromettono la possibilita’ di rendersi conto delle condizioni di un paziente”.

Le alternative piu’ affidabili? “Senza dubbio i termometri digitali sotto l’ascella, che tra l’altro danno il segnale di stabilizzazione della temperatura, e impiegano pochi secondi. Poi ci
sono quelli auricolari, che pero’ hanno qualche margine di errore, e quelli a raggi infrarossi venuti fuori durante l’aviaria, che sono i piu’ costosi. Ma tutti devono sapere – conclude il
medico – che i termometri digitali sono piu’ sicuri di quelli al mercurio, che spesso si rompevano causando rischi per i bambini, non solo per il mercurio ma per le schegge di vetro”.

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