Validità della rinuncia a diritti pattuiti con il datore di lavoro nel proprio contratto
22 Ottobre 2007
D: Entro quanto tempo è possibile per un lavoratore impugnare la rinuncia a propri diritti individuali?
R: Il lavoratore può liberamente rinunciare ai diritti pattuiti con il datore di lavoro nel proprio contratto individuale, a condizione che tali diritti non derivino da disposizioni
inderogabili della legge e dei contratti o accordi collettivi.
In quest’ultima ipotesi, però, ai sensi dell’art. 2113 c.c., il lavoratore deve, a pena di decadenza, proporre impugnazione entro sei mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro, se la
sottoscrizione è avvenuta in costanza di rapporto, o entro sei mesi dalla sottoscrizione, se successiva alla risoluzione del rapporto di lavoro.
Tale impugnazione può essere effettuata con qualsiasi mezzo e senza l’uso di formule specifiche, dovendo semplicemente contenere un’esplicita manifestazione della volontà di
revocare il consenso prestato alla rinuncia del proprio diritto.