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Vacanze: Meglio essere assicurati, non si sa mai!

Vacanze: Meglio essere assicurati, non si sa mai!

By Redazione

Roma – La paura degli attentati, dopo i fatti di Aqaba (Giordania) ed Eilat (Israele), puo’ indurre molti turisti ad annullare il viaggio, con il rischio di perdere le vacanze pur avendole
pagate. La normativa in vigore, infatti, non protegge il turista se decide di rinunciare al viaggio e gli operatori turistici non sono tenuti ad offrire soluzioni alternative, se lo fanno e’ per
loro autonoma decisione d’intesa con il ministero degli Affari Esteri o della Salute.

Che fare allora? Ci si puo’ proteggere con una polizza assicurativa. In genere l’assicurazione copre il rimborso per le spese mediche, l’annullamento del viaggio, la perdita dei bagagli, i furti,
la responsabilita’ civile e la tutela legale. L’assicurazione si estende per un determinato periodo di tempo (da 3 a 365 giorni) e ha dei limiti di spesa per le varie categorie sopraelencate. Le
societa’ assicuratrici possono essere cercate su Internet, che offre la possibilita’ di confrontare prezzi e garanzie; spesso il turista sottoscrive la polizza al momento dell’acquisto del
biglietto o del pacchetto di viaggio, su proposta dell’agenzia.

Non ci stancheremo di ripetere l’avvertenza: leggere con molta attenzione le condizioni prima di sottoscrivere il contratto d’assicurazione. Ci sono, infatti, tetti di spesa che possono non
soddisfare le proprie esigenze, le franchigie (limite di spesa entro il quale e’ il viaggiatore a pagare) possono rendere poco interessante quel tipo di assicurazione, le condizioni contrattuali
possono essere troppo standardizzate e non adatte per specifiche situazioni.

Per esempio, si pensa che l’uso dell’aereo sanitario sia generalizzato, cosi’ come quello dello specifico personale infermieristico, invece occorre verificarlo in polizza, perche’ alcune
compagnie lo prevedono solo per alcuni Paesi; il viaggio di un familiare che raggiunga il malcapitato e’ spesso previsto solo se c’e’ una degenza che ecceda i sette giorni; c’e’ da verificare il
rimborso d elle spese sostenute per il familiare, perche’ quasi sempre riguardano solo il viaggio. La restituzione delle spese mediche e’ gravata da franchigia e riferita, in genere, ai casi di
infortunio e non di malattia.

Da ricordare in ogni modo, di portare una copia del contratto e i numeri telefonici da chiamare in caso di necessita’.
Per ulteriori approfondimenti si veda: https://sosonline.aduc.it/

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Redazione Newsfood.com+WebTv

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