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Unione Europea: “OK alla raccolta delle olive fino al 31 marzo”

Unione Europea: “OK alla raccolta delle olive fino al 31 marzo”

By Redazione

Dopo un lungo iter burocratico avviato nel 2000, è arrivata nei giorni scorsi la conferma da parte della Commissione europea che le modifiche al disciplinare di produzione del Consorzio
dell’Olio DOP Riviera Ligure sono state accolte con favore.

Termina così, con un lieto fine, una vicenda spinosa che rischiava di impedire agli olivicoltori liguri di certificare le olive raccolte dopo il 31 gennaio, escludendole di fatto dalla
possibilità di essere immesse nel sistema dei controlli per l’ottenimento della denominazione di origine protetta.

Altre variazioni del disciplinare, tutte migliorative, riguardano oltre alla descrizione del prodotto e la sua produzione anche la valutazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio
Riviera Ligure con un nuovo foglio di profilo “personalizzato” Riviera Ligure.

“Esprimo un sentito ringraziamento al Gruppo di Lavoro promosso dal mio predecessore Francesco Bruzzo” – afferma Carlo Siffredi, presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio DOP Riviera Ligure.
“È stato scongiurato l’annullamento delle modifiche, come invece accaduto per altre importanti DOP italiane, che ha consentito di vedere definitivamente riconosciute oltre a prassi
consolidate, come la raccolta delle olive entro il 31 marzo, anche nuovi metodi di valutazione per l’analisi sensoriale del nostro olio DOP, resi indispensabili dalla nuova normativa
sugli assaggi svolti dal Panel per l’idoneità degli oli”.

La domanda di modifica del disciplinare di produzione dell’olio extra vergine a denominazione di origine protetta (Dop) «Riviera Ligure» è stata pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea dalla Commissione Ue C 305/19 del 11 novembre scorso.

Il disciplinare di produzione approvato nel 1997 con il Reg. CE 123 fu successivamente modificato con decreto del MIPAAF del 4/2/2000: le modifiche richieste dal Comitato promotore ligure (il
Consorzio di Tutela non era ancora costituito) vertevano principalmente sul posticipo della scadenza di fine raccolta (dal 31 gennaio al 31 marzo), sulla possibilità di produrre la
menzione geografica Riviera dei Fiori anche nei territori limitrofi dell’Albenganese e sulla variazione della percentuale di cultivar ammesse per il Riviera di Levante.

Nel 2009 la Commissione Europea ha avviato l’esame della pratica richiedendo al Ministero delle Politiche Agricole il ritiro della domanda o un’articolata serie di motivazioni alle modifiche
del disciplinare richieste dalla Liguria.

Grazie al prezioso apporto fornito dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria, dalle associazioni dei produttori, dal sistema camerale ligure (ente di certificazione) e dal Capo –
Panel dell’olio DOP Riviera Ligure oltre che del Ministero delle Politiche Agricole, il Consorzio di tutela Riviera Ligure ha potuto attivarsi prontamente per produrre le giustificazioni che a
più riprese nell’arco di due anni sono state trasmesse alla Direzione Generale Agricoltura di Bruxelles. Attraverso compromessi e migliorie condivise si è giunti a un accordo con
l’Unione Europea sancito dalla pubblicazione (datata l’11 novembre scorso) del nuovo disciplinare di produzione dell’olio DOP Riviera Ligure.

Come ha ricordato il Ministero per le Politiche Agricole, si dovranno ora attendere, secondo procedura comunitaria, sei mesi prima di vedere riconosciute le modifiche richieste.

IL CONSORZIO PER LA TUTELA DELL’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA D.O.P. RIVIERA LIGURE:

Costituitosi nel 2001 il Consorzio per la Tutela dell’olio Extra Vergine di Oliva D.O.P. Riviera Ligure ha nei suoi obiettivi la tutela di un prodotto dalle caratteristiche uniche e svolge
un’azione di promozione e vigilanza dell’olio Ligure nelle sue tre menzioni geografiche (Riviera dei Fiori, Riviera del Ponente Savonese, Riviera di Levante) per offrire ai consumatori una
qualità dell’olio tra le più ricercate dagli intenditori. Il Consorzio stato riconosciuto con D.M. 15 Novembre 2007 dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Le imprese associate al consorzio sono circa 500 suddivise fra olivicoltori, frantoiani e imbottigliatori.

Redazione Newsfood.com+WebTv

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