Una noce al giorno per contrastare la demenza

13 Luglio 2010
Mangiare noci aiuterebbe l’uomo a difendersi dalla demenza.
Questa la tesi di una ricerca del New York Institute, diretta dal dottor Abha Chauhan e pubblicata dal “Daily Express”.
Gli scienziati hanno lavorato con alcuni topi da laboratorio affetti da demenza, dividendoli in 2 gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto un’integrazione a base di noci, il secondo una dose di
frutta secca. La successiva osservazione ha mostrato come i roditori del primo gruppo evidenziassero una maggiore efficienza mentale. Al contrario, il secondo gruppo palesava un peggioramento
progressivo.
Per gli esperti, tale differenza è dovuta alla composizione delle noci, ricche di sostanze benefiche come vitamina E e flavonoidi, in grado di combattere ed eliminare le sostanze che
causano la demenza.
Chaunan e colleghi fanno notare come, a causa dell’invecchiamento della popolazione, l’Alzheimer è una malattia sempre più diffusa. Attualmente, essa colpisce 24 milioni di
persone e la cifra raddoppierà entro il 2020. Allora, le noci potrebbero rappresentare una sorta di terapia alimentare naturale.
Tuttavia, dato che gli esperimenti sono fermi al modello animale, è necessaria molta cautela. Commenta infatti il dottor Clive Ballard, dell’Alzheimer Society: “Le noci sono ricche di
antiossidanti e acidi grassi omega 3. Ma questo studio è stato effettuato su topi; non possiamo essere certi dei benefici forniti da una dieta ricca di noci per l’uomo”.
Fonte: Anil Anwar, “How walnuts can help in the fight against dementia”, Daily Express, 12/07/010
Matteo Clerici
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