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Tutto sulle armelline, i semi di albicocca

Tutto sulle armelline, i semi di albicocca

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Le armelline sono i semi delle albicocche e sono contenuti all’interno dei noccioli. Il sapore è leggermente amarognolo, ma comunque gradevole. Soprattutto in passato se ne faceva un uso più esteso. Oggi invece, l’armellina è sempre più difficile da reperire in commercio, e il suo consumo è limitato alla pasticceria. Viene impiegata, infatti, come essenza per il liquore all’amaretto e per i prodotti a base di pasta di mandorle.

Amigdalina nelle armelline

Il consumo delle armelline presenti all’interno dei noccioli di albicocca è andato via via scomparendo per la presenza di amigdalina. Si tratta di una sostanza che, durante la digestione, sprigiona acido cianidrico, altrimenti noto come cianuro. E come certamente saprai, è un composto è altamente tossico. Il corpo, infatti, è in grado di eliminarne modeste quantità tramite i processi metabolici.

L’acido cianidrico può interferire con alcuni enzimi della respirazione cellulare e, in casi estremi, può causare un’asfissia cellulare. Gli studi evidenziano che un quantitativo compreso tra 0,5 e 3,5 milligrammi (mg) di cianuro per kg di peso corporeo può essere letale. L’Efsa ha stabilito un limite di sicurezza per l’esposizione occasionale di 20 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo, cioè 25 volte meno della più bassa dose considerata letale.

Va anche detto, a favore dei semi di albicocca, che sono ricchi di omega 3 e omega 6, acidi grassi antiossidanti, gran parte degli amminoacidi essenziali e vitamina E.

Armelline e avvelenamento da cianuro

I semi di albicocca sono commercializzati da Paesi extraeuropei e venduti prevalentemente tramite Internet, dove sono pubblicizzati soprattutto come prodotti terapeutici alternativi per il cancro, sebbene il loro effetto antitumorale è ancora tutto da dimostrare. Alcuni siti suggeriscono il consumo quotidiano di 10 semi ai soggetti sani, e di addirittura 60 semi ai malati di tumore… una dose che supera abbondantemente la soglia di sicurezza.

L’Efsa, infatti, ha stabilito la soglia a 370 mg al giorno, pari a 3 semi piccoli o alla metà di uno grande. Per i bambini si scende a 60 mg, equivalente a mezzo seme piccolo.

I sintomi di un’intossicazione da cianuro sono forti mal di testa, nausea, vertigini, vomito, palpitazioni cardiache, letargia, dolori articolari e muscolari, ipotensione e senso di soffocamento. Nei casi più gravi si possono verificare coma, convulsioni e arresto cardiaco.

Gli esperti consigliano di non consumare più di 1-2 armelline al giorno o meglio di rinunciarci completamente. Mentre riguardo al consumo di albicocche non esiste alcun pericolo. In definitiva, i benefici (potenziali) dei semi di albicocca non superano i rischi.

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