TUTTO POMODORO: oltre 200 giornalisti in Convegno in Sicilia ospiti di Bayer CropScience

10 Dicembre 2010
Cronistoria del 3 e 4 dicembre 2010:
Venerdì, sveglia ore 4,30
Appuntamento a Milano in Viale Certosa, 130 ore 6,30 presso la sede della Bayer.
Ore 8,30 partenza prevista da Linate per Catania ma partiamo in ritardo ed all’arrivo, subito al Pietre Nere Resort di Modica per la conferenza stampa di Bayer CropScience.
La temperatura è gradevole ma piove. Il benvenuto ci viene dato con una serie interminabile di bocconcini variopinti e vario-gustosi siciliani.
Ore 15,30 inizia il Convegno “Valori e Valore del pomodoro” nella sala auditorium del GIARDINO DELLA CONTEA DI ARMENIA.
Tre ore di interventi pieni di novità, informazioni e cultura.
Sicuramente ben pochi sanno quanta ricerca, quanto lavoro e quanta tecnologia ci sono dietro ad un semplice pomodoro.
Per noi di Newsfood.com è stata una stupenda lezione universitaria che ci ha fatto pensare e mettere in discussione diverse convinzioni, da ignoranti, sull’applicazione delle nuove tecnologie, sui centri sperimentali, sulla chimica e forse anche sull’OGM.
Purtroppo ogni scoperta o invenzione può essere usata per diversi scopi e spesso è il Dio Denaro a coglierne i frutti.
Tutto questo sapere è nel volume dedicato al pomodoro e fa parte della Collana ideata e curata da Renzo Angelini.
Ore 19,30 trasferimento in città. Nella Sala Consiliare c’è la presentazione di ChocoBarocco, un evento importante per Modica, capitale del cioccolato e del Barocco Siciliano.
Ore 21,30 si rientra al Pietre Nere Resort, dove ci aspetta una paludata cena di gala con ottimi piatti da grande Chef ma sinceramente avremmo preferito conoscere la vera Cucina Siciliana, quella del territorio.
Ore una di notte. Si arriva in albergo, all’Hotel De Mohàc in centro città.
La voglia e la necessità sarebbero quelle di andare subito a letto ma il mio Mac reclama un minimo di attenzione e, una volta collegato, non posso fare a meno di smaltire email fino alle ore 3,50.
Sabato 4 dicembre 2010
Ore 7,20 sveglia per partenza prevista ore 8,15 .
Ma qualcuno non ha sentito la sveglia, altro ritardo…
Ore 10,00 arriviamo a “Cape Canaveral”, il Centro Seia di Vittoria (RG) non può essere definito un semplice vivaio!
80 milioni di piantine da orto all’anno, potatura con raggio laser e innesti micrometrici, fornitura di pianticelle su misura per i vari terreni e climi europei…
L’ingresso nelle serre è riservato a personale “asettico” ed è pure vietato fare foto e riprese dai corridoi ma qualcuno ha fatto finta di non aver sentito. E’ come portare una scolaresca al Paese dei Balocchi e vietare di giocare!
A seguire una breve visita alle serre di produzione e confezionamento dell’azienda agricola Piombo: peperoni, zucchine, pomodori, melanzane…
Tutti coltivati in serra, molti fuori terra in contenitori particolari che permettono di ottimizzare acqua e nutrienti, e monitorare/intervenire con tempestività ad ogni esigenza.
Ore 14,00 pranzo di commiato al ristorante “C’era una volta” a Chiaramonte Gulfi dove abbiamo assaggiato piatti tradizionali ma un po’ troppo rivisitati.
Con un boccone, di coniglio alle olive, in bocca usciamo in tutta fretta per andare all’aeroporto: ma il nostro pullman non arriva.
Lo aspettiamo in strada tra un’arancia colta dai rami pendenti e qualche cannolo che qualcuno è tornato a “rubare” dal carrello dei dolci al ristorante.
Rischiamo di perdere l’aereo ma riusciamo a prenderlo per la coda (peccato, saremmo rimasti tutti volentieri ancora in Sicilia).
Grazie Bayer, grazie per la bella avventura istruttiva, altamente culturale ed enogastronomica!
Giuseppe Danielli
Ecco la sintesi di alcuni interventi
Frank Terhorst AD Bayer CropScience Italia “Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro. Ogni anno investiamo oltre il 10% del fatturato in Risorse e sviluppo per l’innovazione dell’agricoltura italiana. Entro il 2012, oltre il 70% del nostro fatturato verrà da prodotti innovativi introdotti dopo il 2003.”
Renzo Angelini: Maestro della comunicazione e ideatore/curatore della collana di monografie di Bayer CropScience.
“Gli obiettivi e valore della collana Informare il consumatore sul valore e sulla qualità delle produzioni italiane, legandoli con gli aspetti emozionali legati al territorio, alla storia, all’arte, alla cucina, alla salute.
Offrire al ricercatore/divulgatore/esperto nuovi strumenti per sostenere il valore dell’innovazione in agricoltura e per meglio comunicarla Realizzare un’opera interdisciplinare completa e unica nel suo genere grazie all’alto profilo scientifico, la competenza e la disponibilità dei Coordinatori Scientifici e degli Autori.
Innovazione continua per la competitività, l’ambiente e la salute. Per avere la fiducia dei consumatori occorre: innovazione, formazione, comunicazione e fare sistema
Carlo Pirazzoli, Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie Università degli Studi di Bologna “Attenzione, la CINA è vicina.
La produzione totale in Italia è uguale a quasi 7 milioni di tonnellate (86% da industria: Emilia Romagna e Puglia massimi produttori, seguiti da Lombardia, Campania e Sicila e 14% da mensa: Sicilia e Campania con Lazio, Calabria e Veneto sono i principali produttori).
L’export di pomodoro preparato e conservato segnala un aumento verso i paesi Ue ma un calo verso gli extra Ue.
Cala l’importazione da paesi Ue ma è in forte crescita da extra Ue, Cina in testa. L’Italia è il più grosso esportatore con il 36% del mercato mondiale del derivato di pomodoro, Cina ha già raggiunto il 15%, gli Usa e la Spagna sono al 9%. L’Olanda è al 6% e poi a seguire con quote inferiori al 3%, Portogallo, Turchia, Germania, Grecia, Belgio, Canada, Cile, Francia, …
Nell’esportazione di pasta di pomodoro, dove eravamo incontrastati leader, in solo 10 anni la Cina ci ha già superato e le prospettive sono decisamente in crescita verticale contro una inevitabile perdita di mercato del prodotto italiano.
Urge pertanto produrre meglio e ridurre i costi senza intaccare il già esiguo margine di guadagno del produttore. Ed è qui che può intervenire Bayer.
Daniele Tirelli “Il mio programma di ricerca vuole capire innanzitutto i tratti della cultura popolare di consumo. E’ nella parte buia del non dichiarato, dei luoghi comuni, degli stereotipi, del non detto, … che risiede la parte “succosa” della ricerca di mercato”.
Il consumatore oggi è una scheggia impazzita che è difficilmente controllabile dai media. Le vendite in Italia del pomodoro fresco sono praticamente stabilizzate su volumi stimati di circa 400 milioni di €.
Quota che rappresenta un 8-10% del fatturato di vendita del reparto orticolo della piccola media distribuzione.
Il pomodoro è ormai una commodity per antonomasia.
Margherita Zalum Cardon Pomi d’oro o pomi d’amore: cenni sul pomodoro nell’arte.
Interessante il suo intervento che ci ha fatto conoscere alcuni aspetti storici sulle origini del pomodoro ed alcuni accostamenti con l’Arte.
Da Histoire des plantes di R. Donadeus del 1559 e Plantarum seu stirpium historia di Mattias de L’Obel del 1576 a Pomi d’oro di Artista attivo nell’atelier di Cassiano dal Pozzo. Manoscritto Drake, Histoire Naturelles des Indes (Storia Naturale delle Indie): Pomodori, sec. XVI.
E poi particolari con pomodori in bronzo del Portale della facciata del Duomo di Pisa. La primavera di Giuseppe Arcimboldo al Castello Sforzesco, Pinacoteca di Milano. Altre testimonianze storiche con African Tomato and Marjoram Plants, (Pomodoro Africano e piante di Maggiorana), 1613 in Besler Basil: Hortus Eystettensis. Il pomodoro in rappresentazioni pubblicitarie su un cartellone della Cirio del 1921 di L. Cappiello. Per finire con il classico: Andy Warhol 100 barattoli di zuppa Campbell, Albright – Knox Art Gallery
Giuseppe Maiani Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Le proprietà nutrizionali del pomodoro
Praticamente una medicina
Le proprietà uniche del pomodoro acqua 94% fibra 2% proteine 1% zuccheri 3% acidi organici (citrico, malico), sali minerali, pH della polpa 4,0-4,7 vit. C 15 mg% vit. E 1 mg% licopene 2 mg% carotene 0,6 mg% altri componenti minori (solanina, tomatina, etc.) energia 20 kcal %
Il Licopene
Nell’alimentazione, i pomodori sono la principale fonte di un pigmento rosso, chiamato licopene, che appartiene alla famiglia dei carotenoidi e possiede proprietà antiossidanti e anticancerogene.
I carotenoidi fanno coppia con la clorofilla negli organismi fotosintetici, per raccogliere un po’ della luce solare che non viene assorbita dalla clorofilla e reagire con i radicali dell’ossigeno in modo da proteggere le cellule (le foglie verdi contengono circa 1 mol di carotene ogni 3 mol di clorofilla).
Quando un pomodoro verde matura, la clorofilla del frutto acerbo viene metabolizzata, si smaschera la presenza di licopene ed il frutto diventa rosso.
Le proprietà organolettiche del pomodoro
L’aroma ed il sapore del pomodoro fresco e maturo sono dovuti all’azione di enzimi che idrolizzano proteine, lipidi e carboidrati presenti nel frutto. Le fosfolipasi liberano acidi grassi che, se insaturi, vengono convertiti dalla lipossigenasi in aldeidi ed in alcoli a 6C.
Gli aminoacidi sono convertiti in aldeidi e alcoli. I carotenoidi in chetoni.
A questi composti è dovuto l’odore caratteristico del pomodoro maturo che si accentua fino a diventare sgradevole se eccessivamente maturo.
Le proprietà benefiche del pomodoro
Fattori che influenzano un’iperproduzione di radicali liberi e favoriscono: Neoplasie, Malattie cardiovascolari, Invecchiamento precoce:
•Diete sbilanciate
•Fumo
•Alcool
•Esercizio fisico intenso
•Raggi solari
•Inquinamento
Gli Antiossidanti, amici della nostra salute:
•Vitamina C
•Vitamina A
•Vitamina E
•Polifenoli
•Carotenoidi
Studi effettuati su un gruppo di soggetti adulti sani hanno messo in luce che il licopene del pomodoro è più biodisponibile, e quindi maggiormente assorbibile, se proviene dal pomodoro trasformato (concentrato di pomodoro) piuttosto che dal pomodoro fresco.
L’innalzamento termico e l’omogenizzazione favorirebbero il rilascio del licopene dalle strutture del pomodoro rendendolo così maggiormente assorbibile.
Anche l’olio, utilizzato per condimento, ne favorisce l’assorbimento essendo il licopene un composto liposolubile. Il potere antiossidante del licopene si manifesta attraverso la cattura dei radicali liberi agisce a difesa delle membrane cellulari e delle lipoproteine, molecole che trasportano nel sangue i grassi alimentari. Diversi studi epidemiologici dimostrano che il consumo di alimenti contenenti licopene (anguria, papaia, pompelmo rosa ed in particolare il pomodoro) è associato a una più bassa incidenza di malattie cardiovascolari, di tumori del tubo digerente, della prostata nell’uomo, del seno e delle ovaie nelle donne ed è importante per la protezione del tessuto epiteliale.
Italo Giordano CRA ORT – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura Centro di Ricerca per l’Orticoltura, Azienda Sperimentale di Battipaglia (SA) Da Oro Rosso a Oro Viola
Il pomodoro da industria in Italia dal San Marzano ai giorni nostri
Vitangelo Magnifico CRA ORT – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura Unità di Ricerca per i Sistemi Colturali degli Ambienti caldo aridi, Bar
E’ proprio vero che non ci sono più i pomodori di una volta?
Giuseppe La Malfa e Sergio Argento DOFATA – Dipartimento di OrtofloroArboricoltura e Tecnologie Università degli Studi di Catania
L’arte di coltivare il pomodoro in serra Principali aspetti differenziali della coltivazione del pomodoroda mensa in serra rispetto alla pien’aria:
– Controllo più accurato delle condizionichimiche, fisiche e biologiche del suolo
– Cicli di coltivazione temporalmente più articolati – Impianto con giovani piante da vivaio – Impiego prevalente di cultivar ibride
– Possibile impiego di piante innestate, precocemente cimate, sottoposte ad hardening
– Prevalente impiego di cultivar a crescita indeterminata
– Modalità di allevamento in verticale
– Apporti di acqua e di concimi più frequenti
– Controllo della allegagione
– Irrigazione localizzata associata alla concimazione (fertirrigazione)
– Controllo di agenti biotici avversi con metodi integrativi la difesa chimica
– Articolazione delle modalità e delle epoche di raccolta, della preparazione del prodotto per il mercato
– Raccolta prevalentemente manuale in stadi di maturazione diversi
– Adozione più frequente di metodi “speciali” di coltivazione
Michele Battaglia ESA-SOPAT Regione Siciliana, Pachino (SR) Evoluzione varietale del pomodoro coltivato in serra Salvatore Dell’Arte Soc. Coop. Agricola AURORA O.P., Pachino (SR)
Il modello Pachino
Abbiamo scoperto che il pomodoro di Pachino non è solo il Ciliegino- Cherry ma c’è anche il Costoluto, il Grappolo ed il Tondo-liscio Rodolfo Zaniboni “Intense” l’innovazione nella ricerca
La ricerca sul pomodoro L’attività di ricerca è dedicata alla costituzione di nuove varietà innovative o migliorative rispetto a quelle esistenti L’attività di miglioramento si è basata storicamente sulla selezione di popolazioni naturali Attualmente grazie alle nuove tecnologie, si ricorre sempre più all’utilizzo di marcatori molecolari, che permettono la veloce identificazione di uno o più geni.
La ricerca sul pomodoro in Nunhems Centri di ricerca in USA – Spagna – Italia – Turchia – Cile – Olanda – India – Cina Team di circa 50 ricercatori dedicati e focalizzati alla ricerca di nuovi caratteri da introdurre nelle nuove varietà Obiettivi della ricerca sul pomodoro
AGRONOMICI
Sviluppo di nuove varietà che siano più produttive. Resistenti alle diverse patologie fungine e virali; resistenti agli attacchi di insetti ed alle diverse avversità ambientali.
ORGANOLETTICI
Sviluppo di varietà che meglio rispondono alle esigenze del consumatore finale in termini di shelf life, forma, colore, sapore….
L’ultima innovazione: INTENSE Grazie alla limitata presenza di liquido nelle cavità seminali e tessuti placentari
INTENSE F1 È il primo pomodoro al mondo che non perde il succo.
VERSATILE
Intense mantiene perfettamente la sua forma e la sua struttura interna per cui può essere utilizzato come pomodoro fresco o come pomodoro cucinato.
PRATICO
La quasi assenza completa di acqua nei tessuti di Intense, permette un completo utilizzo del frutto dopo il taglio, per la preparazione cibi pronti, sandwhich ed insalate.
FETTE PERFETTE
Grazie alla sua consistenza interna, Intense permette il taglio del frutto in fette fini fino a 3 mm di spessore (carpaccio ) o cubetti molto piccoli
OTTIMA CONSERVAZIONE
Intense, a distanza di 10 giorni dal taglio, perde solo il 7% del suo peso, rispetto al 13% delle varietà convenzionali.
Guglielmo Donzella/Michele Assenza ESA SOPAT Regione Siciliana, Vittoria (RG) I modelli di produzione in serra Marina Barba CRA PAV – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura Centro di ricerca per la Patologia Vegetale, Roma I nemici del pomodoro e la sicurezza dal campo alla tavola La sicurezza dei prodotti per il consumatore. Il controllo delle malattie prevede, molto spesso, l’utilizzo di specifici prodotti fitosanitari. La qualità e la salubrità del prodotto devono essere garantite per la tutela del consumatore.
Numerose iniziative sono in atto al fine di: – Garantire il rispetto delle norme europee e nazionali che indicano i livelli massimi accettabili di residui dei prodotti fitosanitari
– Promuovere l’utilizzo di sostanze a basso impatto
– Formare gli operatori – Stimolare l’adozione di sistemi colturali sostenibili per la coltura, il consumatore e l’ambiente (produzione integrata, produzione biologica)
Massimiliano Valentini, Paolo Sequi CRA-RPS Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura Centro di Ricerca per le Relazioni fra Pianta e Suolo, Centro Strumentale di Tor Mancina, Roma Valutazione della qualità del pomodoro tramite tecniche non distruttive
La Risonanza Magnetica per Immagini entra in aiuto dell’Agricoltura.
La MRI è nota soprattutto per le sue applicazioni nel campo medico e diagnostico, negli ultimi anni è stata usata anche nella ricerca agroalimentare in quanto permette di studiare in modo non invasivo ogni tipo di alimento La MRI è una tecnica non invasiva e non distruttiva, che non altera le proprietà organolettiche e la salubrità dei prodottiortofrutticoli, con applicazioni note in:
– determinazione della morfologia interna;
– rilevazione di variazioni strutturali a seguito di fattori esterni, sia di origine antropica che naturale (fertilizzanti, inquinanti, etc.);
– diagnosi precoce di fisio e fito-patie;
– studio dei cambiamenti durante la conservazione; Near Infra Red Tecnica non distruttiva che fornisce informazioni in una frazione di secondo su alcuni aspetti qualitativa della composizione,
come il contenuto in zuccheri, acidi e la sostanza secca.
Vista la rapidità di analisi, il basso costo e la semplicità di utilizzo ha trovato applicazione anche a livello industriale per un controllo qualità sistematico lungo la linea di produzione per passate e pelati.
Angelo Domenico Palumbo CRA ORT – Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura Unità di Ricerca per i Sistemi Colturali degli Ambienti caldo aridi, Bari L’affermazione dell’irrigazione è partita dal pomodoro. Perché bisogna irrigare il pomodoro.
Il pomodoro è una specie di origine tropicale che− trasferita negli ambienti mediterranei− va incontro a un regime termo-radiativo favorevole alla crescita ma anche a condizioni limitanti per le scarse disponibilità idriche.
L’irrigazione è una tecnica agronomica sostenibile − dal punto di vista ambientale ed economico − se poggia su basi scientifiche, con particolare riguardo alla biologia della specie, clima e idrologia del suolo. Pomodoro e stress idrico Il pomodoro è sensibile allo stress idrico per la maggior parte del ciclo colturale perché può assorbire l’acqua dal terreno solo a potenziali elevati (minimo sforzo da parte della pianta). D’altra parte, per mantenere stabile il proprio stato idrico, il pomodoro deve evitare le perdite di acqua (chiude gli stomi e riduce la traspirazione).
Con la riduzione della traspirazione, diminuisce l’assimilazione fotosintetica e aumenta la temperatura della vegetazione, esponendo la coltura a danni che deprezzano la produzione (marciumi, scottature, etc.). Pomodoro e ristagno idrico: una questione di equilibrio
Il pomodoro non è resistente al ristagno idrico. In caso di eccesso di acqua nel terreno, le radici principali marciscono mentre quelle avventizie, sviluppandosi in superficie, sono esposte allo stress idrico e termico. Tuttavia, il metodo irriguo più appropriato deve sempre garantire che il potenziale idrico del terreno esplorato dalle radici resti elevato per la maggior parte del ciclo colturale.
Irrigazione ‘a microportata’
E’ il metodo irriguo più diffuso, caratterizzato dalla somministrazione localizzata dell’acqua sulla superficie di terreno sovrastante l’apparato radicale. Consente risparmio di manodopera e asseconda le esigenze nutrizionali del pomodoro sia sotto l’aspetto idrico che minerale (es: fertirrigazione). Le portate (di ciascun erogatore) vanno da meno di 1 a 4 litri per ora, distribuiti con pressioni di 0,1-0,2 MPa, tempi di erogazione lunghi e turni brevi (inferiori a 2-3 giorni).
Il pomodoro come coltura modello nella tecnica agronomica dell’irrigazione. Il successo dell’irrigazione ‘a goccia’ (efficienza di distribuzione, riduzione delle perdite per evaporazione, lunghe ali irrigue ‘autocompensanti’, non interferenza del vento, risparmio di fertilizzanti minerali, possibilità di applicare acque di scadente qualità) assieme ad altri aspetti di tecnica colturale (es. fertirrigazione, coltivazione a bine, meccanizzazione integrale della coltura dal trapianto alla raccolta) ha fatto del pomodoro un modello ‘apripista’ per le altre colture ortive. Tra queste vanno citate, oltre che colture da bacca (peperone) e peponide (melone), anche altre ortive (asparago, cavolo broccolo, finocchio, etc.) diffuse negli ordinamenti colturali irrigui di diversi comprensori del Mezzogiorno e delle Isole.
Angelo Parente CNR ISPA – Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, Bari Tecniche agronomiche in serra – Innesto e coltivazione fuori suolo
Giuseppe Danielli
Newsfood.com
Vedi anche i video:
Bayer CropScience e il progetto “Coltura&Cultura”.
Paola Sidoti, Comunicazione Bayer CropScience
Bayer CropScience e il progetto
Coltura&Cultura: Il Pomodoro. Renzo Angelini, Marketing Bayer CropScience
Bayer CropScience e il progetto Coltura&Cultura:
Il Pomodoro. Frank Terhorst, A.D. Bayer CropScience