A tavola con Pontormo

24 Marzo 2014
Firenze -L’arte ha il potere di riportare indietro nel tempo: attraverso quadri ed opere si viene trasportati in altri mondi. Se poi all’arte della splendida mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” che si tiene a Palazzo Strozzi, si unisce l’arte culinaria, ci troviamo di fronte ad una vera e propria immersione nei sapori di un’epoca passata.

E’ quanto accade agli avventori del ristorante Mastrociliegia a Firenze dove, per tutto il periodo della mostra, sarà possibile assaggiare dei piatti non dissimili da quelli che avrebbe ordinato il Pontormo stesso.
Il cuoco e storico della cucina Giuseppe Alessi ha elaborato un menù sulla base di documenti storici delle committenze degli artisti tra cui lo stesso “Diario” del Pontormo.
Il Pontormo e il Rosso Fiorentino furono fra i pittori più anticonformisti e spregiudicati e protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte che Giorgio Vasari chiama “maniera moderna”, e quest’aria di cambiamento portata dai due artisti nella pittura si rispecchia nell’innovazione che anche in cucina e a tavola arrivò a influenzare, con la decisiva complicità della magnificenza medicea, la scena europea.
Nel menù troviamo il: “Potaccio di pollo e vitella del Pontormo, desinante col Bronzino “adì 11 marzo 1513” con mele e pere stufate” uno stracotto che è un’autentica citazione mangereccia dal diario del Pontormo.
Oppure si può scegliere di partire con i: “Morselletti di gallina accarpionati in marinato casalingo delicato per serbare, con le cepe (cipolle) struffolate in sapa rubiconda” ricetta ispirata ad Alessi dal: “De honesta voluptate et veletude” di Bartolomeo Platina dottissimo umanista quattrocentesco, che fu allievo a Firenze nella cerchia letteraria del Magnifico.

I vini poi sono quelli “archeologici” di Guido Gualandi, viticoltore e vero archeologo che si è impegnato nel recupero di vitigni antichi (Malvasia lunga, Coda di cavallo) che hanno permesso di riprodurre un vino “fuori dal tempo”.
Il tutto sotto l’egida di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove i ristoranti e le botteghe che utilizzano i prodotti del territorio e che da anni propone sotto diverse forme il connubio arte e cultura enogastronomica. Perché la vera cultura si respira anche fuori dai musei e in questo caso ha un delizioso sentore di spezie…
Redazione Newsfood.com