Sicurezza alimentare: Ma quale caso Nutella? Il Parlamento europeo si dedichi a cose più importanti

21 Giugno 2010
Invece di perdere tempo in etichettature puramente fantasiose che vanno a danneggiare prodotti importanti dell’agroalimentare “made in Italy”, come la Nutella, l’Unione europea si decida una
volta per tutte a varare un provvedimento che preveda proprio in etichetta l’origine, superando le discussioni che stanno provocando problemi agli agricoltori e grande incertezza fra i
consumatori.
Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori dopo la vicenda delle “mozzarelle blu” provenienti dalla Germania.
Secondo l’organizzazione agricola, l’Ue deve da subito estendere a tutti i prodotti l’obbligo dell’origine in etichettatura. “Non è possibile – afferma – che su alcuni ci sia, mentre per
altri non è previsto nulla”.
Quando l’Italia ha deciso in questa direzione è stata messa sotto infrazione da parte del governo di Bruxelles. Alcune volte la linea italiana è passata (è il caso dell’olio
d’oliva), ma in altre occasioni (proprio su latte e derivati) l’Italia è finita sul banco degli accusati.
“L’Ue, d’altra parte – prosegue la Cia – continua ad operare in una logica che non condividiamo affatto. Con una serie di direttive (ultima, in ordine di tempo, quella sui profili nutrizionali),
ha cambiato le tavole degli italiani: dal vino senza uva alle bibite di fantasia, dall’aranciata senza arance al formaggio senza latte, al regolamento mediterraneo che colpisce telline,
cannolicchi e altri pesci della tradizione gastronomica nazionale.
E’, quindi, il momento – conclude la Cia – di intervenire e il nostro governo deve battersi in ambito Ue affinché sulla materia alimentare si faccia massima chiarezza e si tuteli
effettivamente il consumatore da ogni inganno o frode”.
Ansa.it per NEWSFOOD.com