Biotecnologie: L’Europa rischia di perdere il treno?

21 Giugno 2010
“Senza le biotecnologie l’agricoltura europea rischia di perdere competitività rispetto al resto del mondo: lo scorso anno il vecchio continente ha dovuto importare un quantitativo di
prodotti agricoli, in primis colture di base, che corrisponde a 30 milioni di ettari di terreno coltivati”.
“Ciò significa che non siamo più autosufficienti dal punto di vista alimentare”. Il dato è stato fornito in un’intervista da Philippe Castaing, executive vice president per
gli affari istituzionali di Europa, Medio Oriente e Africa di Monsanto”.
Secondo Castaing, nonostante “lo stallo legislativo”, ci sarebbero cambiamenti in atto a livello commerciale, anche a causa della recente crisi economica: “le grandi compagnie alimentari o
distributrici, come ad esempio Carrefour, utilizzano prodotti Ogm, perché quelli Ogm-free stanno diventando sempre più cari e oggi costano in media il 20-25% in più degli
altri. Poche persone – ha continuato – sarebbero disposte a spendere tanto”.
Per quello che riguarda l’Italia, il dato più significativo riguarda il mais: “per il 2010 – ha spiegato – si prevede un aumento delle importazioni di mais biotech di circa il 20%,
perché quello ‘tradizionale’, oltre ad essere molto meno produttivo, subisce gravi perdite legate alla piralide, una peste che attacca queste coltivazioni”.
E per quanto riguarda il futuro, Castaing ha sostenuto che possibili evoluzioni in materia di biotecnologie potrebbero venire dalla prossima riforma della Pac: “gli agricoltori avranno a
diposizione sussidi più leggeri. Personalmente credo – ha concluso – che saranno disposti ad accettare meno aiuti a condizione che venga concesso loro maggior accesso alle tecnologie,
tutte le tecnologie, dall’uso dei fertilizzanti ad una migliore gestione delle risorse idriche”.
Ansa.it per NEWSFOOD.com