FREE REAL TIME DAILY NEWS

Siamo polvere di stelle

By Redazione

MANCHESTER (Regno Unito) – Da dove veniamo e di cosa siamo fatti? La domanda ha causato dispute fin dagli albori dell’umanità e molti filosofi e scienziati si sono arrovellati
sulla questione nel corso dei secoli. «Polvere sei e polvere ritornerai», recita la Genesi (3, 19). E su questo punto c’è un singolare accordo tra testi sacri e
comunità scientifica. Ora, grazie alle osservazioni effettuate col telescopio Spitzer Space, alcuni astronomi delle università di Manchester e della California, pensano di aver
compiuto un passo verso la spiegazione dell’origine della polvere. L’assunto da cui sono partiti è quello largamente condiviso dalla comunità scientifica e dalla Bibbia che
l’universo è composto da polvere di stelle. Così come gli organismi viventi. E quindi la domanda che si sono posti è stata: da dove arriva questa polvere?

QUASAR E BUCHI NERI – L’analisi compiuta sulle immagini di un quasar distante 8 miliardi di anni luce (un oggetto astronomico simile a una stella, e il più luminoso tra i fenomeni
del cosmo) ha rivelato che a creare e spostare la polvere di stelle nell’universo è la forza dei buchi neri. La particolare luminosità dei quasar è dovuta infatti alla
presenza di un buco nero supermassiccio, che sarebbe causa della produzione di polvere e della luminosità intensa dei quasar stessi. Le enormi forze centrifughe e centripete generate dal
buco nero, e i venti cosmici che ne sono conseguenza, sarebbero infatti in grado di far collidere le molecole gassose trasformandole in molecole più complesse. L’osservazione del quasar
effettuata con Spitzer Space ha permesso agli astronomi di identificare vetro, sabbia, cristallo, marmo, rubini e zaffiri. «Eravamo molto sorpresi di trovare quello che sembrava essere
nuova polvere di stelle nei venti generati dal buco nero supermassiccio» ha dichiarato la professoressa Ciska Markwick-Kemper dell’università di Manchester.

DUBBI E CERTEZZE – Prima di essere polvere siamo quindi stati gas. Il che, però, se da un lato avvicina la comunità scientifica alla comprensione di quel che è
accaduto dopo il fatidico momento in cui tutto ha avuto origine (Big Bang), dall’altro lascia ancora irrisolte molte questioni e senza risposta molte altre domande. La stessa esistenza dei
buchi neri non è comprovata, viene semplicemente indotta da molti dati, e resta ancora da spiegare da dove arriva il gas che sottoposto a enorme pressione e temperatura diventa materia.
I risultati della ricerca verranno pubblicati a fine ottobre sull’Astrophysical Journal Letters.

Gabriele De Palma
10 ottobre 2007

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: