Si a pizza e patatine. La Corea del Nord si apre al capitalismo alimentare

4 Luglio 2012
Non è la caduta del Muro di Berlino, ma quello che sta avvenendo in Corea del Nord è lo stesso una delle rivoluzioni del comunismo. Secondo alcune fonti stampa, il “Caro Leader”
Kim Jong-un, figlio del Caro Leader Kim Jong-il, nipote del Padre della Patria, il Presidente Eterno e Grande Leader Kim Il-sung, è pronto a permettere il consumo di pizza e patatine.
Data la natura del Paese, la notizia è clamorosa. La Corea del Nord è chiusa rispetto a qualunque novità, specie se proveniente dagli USA. Così, fino ad oggi i cibi
da fast food erano merce vietata, in quanto simboli del nemico occidentale e legati al pensiero capitalista: l’acquisto ed il consumo erano puniti con la detenzione nelle durissime prigioni
nazionali.
Ora la svolta, difficile da interpretare.
Sicuramente, Ki, Jong è diverso dal coreano-tipo: educato all’estero nelle migliori scuole svizzere, ha potuto gustare i cibi in questione e scoprire come non siano il veleno descritto
dai discorsi ufficiali. Allora, ecco il provvedimento: oltre ai cibi, verranno legalizzati altri comportamenti occidentali: gli orecchini, le scarpe con la zeppa e persino il libero accesso
agli zoo ed ai parchi divertimento.
Oltre a questo, è necessario conoscere le meccaniche locali del potere.
A differenza del padre, Kim Jong-un è considerato capo debole, con il numeroso parentado ed i capi militari pronti a sostituirlo od a subentrargli direttamente. Allora, le concessioni
alimentari possono essere un modo per ottenere benevolenza col popolo ed aumentare prestigio e controllo politico.
Aldilà dell’esercito e degli alti gradi della burocrazia, la Corea è nazione in preda alla fame ed alla miseria, con la maggior parte delle persone in lotta per sopravvivere. Le
nuove concessioni del leader possono così migliorare la situazione, o quantomeno dare una vernice migliore ad una realtà disastrosa.
Così, grazie a qualche pizza ed un paio di scarpe, Kim Jong-un acquisirebbe fama di benevolenza presso il popolo e carisma verso la comunità internazionale, rafforzando il proprio
governo contro eventuali cospiratori.
Matteo Clerici