Seeing Possibilities in Potatoes: Lamb Weston lancia la sua nuova brand identity globale

1 Luglio 2015
Lamb Weston ha presentato la sua nuova identità globale. Da cosa nasce questa scelta oggi?
La nuova brand identity globale di Lamb Weston®, espressa nel claim “Seeing Possibilities in Potatoes”, porta con sé l’allineamento su scala globale delle attività Lamb Weston® sotto una comune brand vision, esprimendo la filosofia con cui l’azienda fornisce valore aggiunto al business dei suoi clienti. Il nuovo claim racchiude l’essenza del nostro approccio, sempre alla ricerca di soluzioni originali a beneficio del business dei clienti, e con una filosofia di pensiero innovativa guidata dalla creatività collettiva che caratterizza l’azienda.
Si tratta del primo sostanziale cambiamento di brand identity in più di 50 anni di storia. Crescendo a livello globale, il brand aveva finora mantenuto identità separate in diverse parti del mondo: questo rappresenta un passo fondamentale nel viaggio di Lamb Weston® verso la globalizzazione della nostra presenza internazionale e verso una crescita profittevole, rafforzando ulteriormente il riconoscimento del nostro brand e la nostra brand equity a livello internazionale.
L’attenzione intorno al “cibo” è alta, anche in un anno come l’Expo, focalizzato sul tema “Feeding the Planet, Energy for Life”. Come riassumerebbe la visione globale di Lamb Weston sul cibo?
La popolazione mondiale passerà nel giro di qualche decennio da 7 a 9 miliardi di persone, e non ci sarà cibo a sufficienza per tutti. Recenti ricerche hanno indicato che nei prossimi 40 anni, per nutrire il pianeta, dovremmo produrre tanto cibo tanto quello prodotto negli ultimi 8000 anni. E’ un tema cui dover dare una soluzione e che dobbiamo affrontare insieme, agendo in modo sostenibile nei confronti del pianeta. E’ anche nostra responsabilità come azienda, e come leader globale del mercato, fornire un contributo. La nostra visione è quella di creare valore condiviso in tutto ciò che facciamo, in maniera sostenibile, anche collaborando in svariati modi con i nostri stakeholder, tra cui consumatori, clienti, dipendenti, coltivatori e fornitori.
In particolare, le patate costituiscono il terzo principale alimento al mondo per consumo, e sono perciò fondamentali nel nutrimento del pianeta. Forniscono energia, nutrimento, crescono facilmente, sono economiche, molto versatili e amate. Le coltivazioni di patate sono molto redditizie in termini di produzione e utilizzano l’acqua in modo 7 volte più efficiente rispetto alle coltivazioni di riso. Per questo crediamo nel futuro dell’utilizzo delle patate nell’alimentazione, e riteniamo sia anche nostra responsabilità avere un ruolo attivo nel mercato internazionale.
Siete uno dei maggiori produttori al mondo di prodotti surgelati a base di patate. Quale è il consumo di questo alimento nel mondo?
La richiesta di patate è destinata a crescere nel futuro. Le aspettative indicano che nei prossimi decenni il 70% della popolazione abiterà in aree urbane, e questo genererà necessità diverse sia a livello di produzione che di consumi, con il trend sempre più in crescita del consumo di pasti fuori casa: il “social eating” è da sempre parte integrante delle culture di diversi Paesi, ma rappresenta un trend generale in crescita in diverse parti del mondo. Nuove abitudini alimentari portano con sé nuove opportunità di consumare il cibo secondo modalità diverse e in svariati momenti della giornata. E questo coinvolge anche un prodotto come le patate: in alcuni Paesi è strano ad esempio consumarle a colazione, mentre è pratica comune in altre zone. Il mondo è sempre più globalizzato, quindi tendenze e abitudini viaggiano. Essendo le patate un alimento così comune e amato a livello globale, vediamo sicuramente nuove opportunità all’orizzonte.
Come azienda che produce anche patate fritte, come affrontate il tema di una sana alimentazione?
La salute e la sicurezza del cibo hanno un’attenzione sempre maggiore, sia a livello globale che per noi come azienda.
Nel 2013 abbiamo firmato una “Covenant for Horizontal Supervision” con l’autorità olandese per la sicurezza alimentare, in cui l’autorità stessa ha dichiarato formalmente l’adempimento da parte di Lamb Weston dei requisiti in materia di cibo e alimentazione. Siamo orgogliosi di essere stati la prima delle due principali aziende olandesi nel food a siglare un accordo di questo tipo.
Le patatine fritte sono fatte principalmente di due ingredienti: patate e olio. Dal 2013 friggiamo tutti i nostri prodotti in puro olio di girasole, scelta che consente di eliminare il 75% dei grassi saturi più dannosi da tutta la nostra produzione, se confrontato con l’olio di palma. Dei 12 milioni di porzioni quotidiane prodotte per il mercato EMEA, il 76% sono fritte in olio vegetale più sano. Inoltre, dal 2010 abbiamo ridotto del 20% l’impiego del sale nelle nostre patatine premium e, già dal 2007, ridotto i livelli generali di sale in tutti i nostri prodotti retail fino al 50%.
Crediamo fermamente nel ruolo dell’informazione a favore di una nutrizione sana. Lo scorso anno, ad esempio, in collaborazione con l’università olandese, abbiamo sviluppato un training dedicato per i nostri commerciali sui temi della nutrizione e della salute; abbiamo inoltre fornito ai nostri venditori una speciale app per consigliare adeguatamente i clienti e fornire loro informazioni precise sui valori nutrizionali, per scegliere le opzioni più sane per i loro menù.
Inoltre, sul retro delle confezioni dei nostri prodotti, indichiamo in modo trasparente gli ingredienti, nonché tutte le informazioni nutrizionali dei nostri prodotti surgelati.
In Lamb Weston / Meijer produciamo due tipi di prodotti a base di patate: prodotti surgelati prefritti e fiocchi di patate disidratate. I nostri prodotti conditi contengono solo un allergene, il glutine. Nessuno degli altri prodotti surgelati Lamb Weston contiene per scelta né allergeni, né glutammato di sodio, né coloranti artificiali o insaporitori.
I nostro obiettivi futuri includono sicuramente l’ulteriore riduzione di sale e grassi nei nostri prodotti speciali conditi, nonché lo sviluppo e produzione di nuovi prodotti adeguati per la cottura in forno.
Lamb Weston è un’azienda responsabile e sostenibile: in che termini?
La sostenibilità è da tempo uno dei nostri principali focus, e per questo dal 2011 sviluppiamo una strategia sostenibile basata sulla “creazione di valore condiviso”, che include un programma specifico e obiettivi concreti entro il 2020.
Il nostro approccio alla sostenibilità riguarda 6 aree specifiche strettamente legate alle nostre attività, i nostri “sustainable six”: acqua, energia ed emissioni, scarti alimentari, dipendenti, sicurezza e qualità del cibo, nutrizione e salute. Per ogni punto abbiamo stabilito obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2020, tra cui: la riduzione del 50% di utilizzo d’acqua e del 30% di utilizzo di energia diretta per ogni tonnellata di prodotto finito. Riguardo al nostro prodotto di base, le patate, miriamo ad incrementare il loro utilizzo del 10% per ogni tonnellata di prodotto finito. Inoltre, riutilizziamo quasi completamente i nostri sottoprodotti e scarti in altre attività, e cerchiamo di favorire un consumo critico e consapevole del cibo.
Lo scorso febbraio abbiamo rilasciato il nostro ultimo report sulla sostenibilità, e siamo costantemente impegnati nel raggiungimento dei nostri obiettivi entro il 2020. Ad esempio, rispetto al 2008, abbiamo risparmiato ogni anno l’equivalente di 114 piscine olimpiche di acqua pura; abbiamo ottenuto una riduzione dell’utilizzo annuo di energia diretta che equivale a 11.000 abitazioni olandesi; 51.600 tonnellate di patate in meno sono state impiegate per produrre gli stessi prodotti finiti, incrementando l’utilizzo delle patate stesse. Inoltre, nessuno scarto finisce in discarica: oggi il 99.7% dei nostri sottoprodotti e scarti (di cui 300.000 tonnellate di materiali di scarto delle patate) vengono impiegati in utilizzi complementari.
Sulla base di questi risultati, siamo convinti di poter raggiungere con successo gli obiettivi che ci siamo posti, grazie all’impegno che applichiamo all’interno di tutta la catena produttiva.
Ci può rilasciare qualche dato specifico del mercato italiano?
Osservando gli ultimi anni, abbiamo notato che il mercato italiano è in grande cambiamento, sotto diversi aspetti. Gli italiani viaggiano sempre di più e si dimostrano sempre più aperti a nuovi tipi di cibi ed esperienze alimentari, nonostante la crisi abbia comunque impattato sulla spesa dedicata a cibo e ristoranti. Questa situazione ha però favorito le catene di ristoranti, cresciute del 10% negli ultimi anni in Italia: a dimostrazione che gli italiani non rinunciano del tutto a frequentare i ristoranti, ma a favore dei più economici. Anche per questa nuova tendenza, le specialità a base di patate e i diversi tipi di patatine fritte stanno diventando sempre più popolari anche nel mercato italiano.
Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com